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''L'Agcom sia seria e punisca Santoro''

L'Autority ha multato Tg1 e Tg5 (100mila euro ciascuno) per aver violato la par condicio a favore del Pdl

26 marzo 2010

L'Agcom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha deciso di multare Tg1 e Tg5 con una sanzione di 100mila euro ciascuno. Ne ha dato notizia la stessa Autorità spiegando che la Commissione Servizi e Prodotti, presieduta da Corrado Calabrò, relatori Magri e Sortino, alla luce dei dati di monitoraggio dell'ultimo periodo (14 - 20 marzo), ha rilevato "il perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra Pdl e Pd, e una marginale presenza delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell'informazione nei notiziari". La Commissione ha pertanto comminato, "all'unanimità, una sanzione di 100.000 euro al Tg1 e al Tg5, che presentavano il maggiore squilibrio, ed ha, nel contempo, rivolto un richiamo a tutte le emittenti ad attuare un immediato riequilibrio dell'informazione entro la chiusura della campagna elettorale".

La notizia è stata accolta malamente dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "L'Agcom pensi a sanzionare le trasmissioni come 'Anno Zero' di Michele Santoro", ha commentato il premier. "L'Agcom - ha affermato rispondendo ad alcuni giornalisti all'uscita dal summit Ue a Bruxelles - dovrebbe impegnare le sue forze per sanzionare alcune trasmissioni che sono un obbrobrio incivile e barbaro, che sono veramente inaccettabili". Trasmissioni come quella di Santoro, secondo il Cavaliere, sono "usate per mettere sotto accusa qualcuno che viene accusato di tutto e di più senza possibilità di difendersi. Questo è inammissibile e inaccettabile perché queste trasmissioni sono pagate con i soldi di tutti. E' mio dovere denunciare questa situazione, anche da presidente del Consiglio".
Il premier non ha voluto commentare, invece, la trasmissione 'Raiperunanotte' condotta ieri da Michele Santoro. "Preferisco non parlare di questo perché dovrei essere molto severo nei confronti di ciò che è stato fatto in queste trasmissioni'', ha detto Berlusconi.

Intanto dalla Procura di Roma a Berlusconi è arrivata un'iscrizione nel registro degli indagati in relazione alle pressioni per la chiusura di 'Annozero' fatte dal premier, secondo quanto emerso dall'inchiesta avviata dalla Procura di Trani (LEGGI) e trasferita ieri per competenza all'ufficio del pubblico ministero. I reati contestati al premier: concussione e minacce.
Iscrivendo Berlusconi nel registro degli indagati, la Procura ha confermato l'ipotesi di reato che erano state fatte a Trani. Quello dell'iscrizione è il primo atto compiuto dall'ufficio del pubblico ministero di Roma dopo avere ereditato l'inchiesta. Ora il procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara, il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i pubblici ministeri Caterina Caputo e Roberto Felici entro 15 giorni dovranno esaminare, senza fare attività istruttoria, il dossier di oltre 1.000 pagine che è giunto ieri nella capitale. E questo allo scopo di stabilire quali richieste, allorché il dossier sarà inviato al Tribunale dei ministri, dovranno essere fatte.
La Procura, in particolare, potrebbe chiedere l'archiviazione degli atti ovvero sollecitare attività istruttoria. Sarà poi il Tribunale a prendere le sue decisioni e una volta prese le sue decisioni interloquire con la Procura di Roma che rappresenterà nell'inchiesta la pubblica accusa. [Adnkronos/Ing]

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26 marzo 2010
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