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"L'Anello" segreto di Giulio Andreotti

Il senatore a vita Andreotti dietro un servizio segreto parallelo? Licio Gelli ne sa qualcosa

16 febbraio 2011
Un servizio segreto parallelo in cui convergevano 007 americani e italiani, denominato 'Anello', dietro al quale ci sarebbe stato il sette volte presidente del Consiglio Giulio Andreotti, emergerebbe nell'indagine della Procura di Palermo sulla morte del bandito Giuliano. Il re di Montelepre, secondo una tesi investigativa, sarebbe stato fatto fuggire dall'Italia e sarebbe ancora vivo. E il corpo sepolto nel cimitero del paesino del palermitano sarebbe di un sosia.

Per appurare questa ipotesi il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e un pool di sostituti hanno disposto la riesumazione del cadavere per confrontare il Dna delle spoglie con quello dei familiari ancora vivi di Giuliano. Secondo alcuni testimoni, gli stessi che sostengono la tesi della sostituzione di cadavere, proprio questa associazione segreta, nata per scongiurare l'avvento del comunismo in occidente, avrebbe organizzato la fuga all'estero del bandito, vicino al movimento separatista che vagheggiava l'annessione della Sicilia agli Usa.
Ma la suggestiva teoria, che vede anche Giulio Andreotti dietro al servizio segreto parallelo, potrebbe trovare una risposta definitiva dall'esame del Dna del bandito, ancora in corso. Se i consulenti appurassero con certezza che il cadavere sepolto è quello di Giuliano il ruolo della presunta associazione segreta in questo oscuro capitolo della storia del Paese potrebbe venire escluso.

E l'ex venerabile indica Andreotti come referente dell'Anello... - "Giulio Andreotti sarebbe stato il vero 'padrone' della Loggia P2? Per carità... io avevo la P2, Cossiga la Gladio e Andreotti l’Anello". L’Anello? "Sì, ma ne parleremo la prossima volta". Con poche parole, clamorose, l’ex venerabile Licio Gelli individua per la prima volta nel senatore Andreotti il referente di un’organizzazione quasi sconosciuta, un sorta di servizio segreto parallelo e clandestino che possibile anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile.
Il settimanale Oggi, che pubblica l’intervista a Gelli nel numero in edicola da oggi, mercoledì 16 febbraio (anche su www.oggi.it) ha chiesto un commento ad Andreotti, che ha immediatamente fatto sapere di non voler commentare. "L’Anello (o, più propriamente, il cosiddetto "Noto Servizio")", spiega su Oggi lo storico Aldo Giannuli, già consulente della Commissione Stragi "fu un servizio segreto parallelo e clandestino, scoperto solo di recente nel corso della nuova inchiesta sulla strage di Brescia. Fondato nel 1944 dal generale Roatta per i 'lavori sporchi' che non dovevano coinvolgere direttamente uomini dei servizi, subì diverse trasformazioni, scissioni e nuove entrare, per sciogliersi definitivamente intorno al 1990-91. La storia di questo servizio si incrocia con molte delle vicende più oscure della storia del nostro paese: da piazza Fontana al caso Moro al caso Cirillo. Il termine Anello non compare in alcun atto ma è citato da alcuni appartenenti all’organizzazione che si attribuiscono il ruolo di anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile".

[Informazioni tratte da Ansa, Corriere.it]

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16 febbraio 2011
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