"L'Italia e l'Europa non dimentichino Lampedusa"
Il presidente della Cei, crd. Bagnasco, in visita sull'isola: "Sono qui per rincuorarvi e ringraziarvi per l'esempio che avete dato"
Il presidente della Cei è arrivato oggi a Lampedusa accompagnato su un aereo della Guardia Costiera. Monsignor Angelo Bagnasco ha scelto di visitare l'isola, nelle ultime settimane messa a dura prova dagli sbarchi di immigrati.
"L'Italia e l'Europa non dimentichino Lampedusa" ha detto appena giunto a terra e ha aggiunto: "Quest'isola la dobbiamo rincuorare ma anche ringraziare". All'aeroporto è stato accolto da un gruppo di bambini delle scuole elementari che gli hanno letto un breve discorso per ringraziarlo. "La sua visita - hanno detto - è per noi un grande onore, soprattutto in questo momento di crisi materiale e spirituale".
Il cardinale Bagnasco è entrato nella parrocchia accolto da un forte applauso. Poi si è inginocchiato di fronte al tabernacolo prima di presiedere la messa. Nella sua omelia, rivolgendosi ai lampedusani per quanto hanno fatto per gli immigrati, ha ribadito: "Sono venuto a Lampedusa per incrociare il vostro sguardo per dirvi grazie: la vostra accoglienza fatta di gesti semplici è un esempio per quanti parlano molto e fanno poco". Le situazioni gravi come l'emergenza immigrazione rappresentano "un appuntamento al quale la storia chiama l'Europa, per misurare sè stessa, per verificare le proprie intenzioni, per costruire il suo volto nel mondo". "L'Europa - ha aggiunto - ha una grande opportunità di essere sulla via della vera unità, che è più profonda della via dell'unificazione: quella tocca le giuste procedure, questa plasma l'anima dei popoli".
"Preghiamo per chi giunge da lontano" con l'appello "che tacciano le armi e si riprenda la via della riconciliazione e della pace" in riferimento alla Libia. "Preghiamo anche per il nostro amato Paese e per l'Europa".
Bagnasco ha più volte ringraziato la comunità di Lampedusa esortandola a continuare ad essere un esempio per tutto il Paese "accompagnati nelle vostre legittime necessità personali e sociali", ha sottolineato però il porporato con riferimento alle richieste di sostegno e di attenzione che arrivano da Lampedusa, dove le attività economiche rischiano di subire il contraccolpo dell'ondata di sbarchi avvenuta nelle scorse settimane.
Il cardinale ha poi chiesto alla Ue "risposte più ampie". "I confini degli Stati sono i confini dell'Europa e ciò che accade in un punto oggi ha riflessi ovunque" ha affermato. E di fronte ad una emergenza di "proporzioni inedite e tempi imprevedibili serve - ha spiegato appunto - una risposta con prospettive più ampie e risolutive". "Vi prego - ha poi detto ai lampedusani - di sentire la Chiesa vicina. Essa vi è accanto per essere prossimi alla gente con la presenza del Salvatore. In forza della luce di Cristo voi vedete nei volti di tanti fratelli sofferenti, disperati, il volto di Dio, creatore della medesima umanità che ci accomuna e Padre di tutti. Sono venuto per incrociare il vostro sguardo e dirvi grazie per l'esempio di solidarietà cristiana".
Dopo la celebrazione il cardinale ha incontarto i rappresentanti delle forze dell'ordine e del volontariato che da mesi stanno seguendo l'emergenza immigrati a Lampedusa. "Siete degli 'angeli della terra', siete l'espressione dello spirito di umiltà, dedizione e sacrificio che - ha ricordato - fanno parte del Dna della nostra gente".
Momenti di tensione si sono registrati al Centro d'accoglienza di Lampedusa dove un gruppo di immigrati tunisini ha inscenato una protesta con slogan e atti di autolesionismo. Alcuni si sono feriti tagliandosi al torace alle braccia con forbici e lamette e sono stati accompagnati al Poliambulatorio di Lampedusa dove sono stati curati. Le loro condizioni non sono gravi, anche se uno di loro ha rischiato un'emorragia per un taglio vicino alla vena femorale. La protesta ha fatto saltare la visita di Bagnasco, prevista per questo pomeriggio. Una decisione presa dopo i malumori espressi già da ieri dai tunisini quando hanno appreso della visita del porporato.
Durante la sua visita a Lampedusa, il cardinale su una motovedetta della Guardia costiera ha anche assistito alla posa di una corona di fiori a 15 metri di profondità . A posizionarla sulla Statua della Madonna davanti all'isola dei Conigli sono stati i sommozzatori della Guardia costiera. Subito dopo la deposizione della corona è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime del mare durante le traversate per arrivare in Sicilia.
[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo, Adnkronos/Ing]