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"La procura di Palermo non ha leso il Colle"

Depositata la memoria illustrativa sul conflitto tra poteri dello Stato sollevato dal Quirinale in merito alla vicenda delle intercettazioni indirette

24 novembre 2012

La Procura di Palermo ha depositato in Consulta la memoria illustrativa sul conflitto tra poteri dello Stato sollevato dal Quirinale in merito alla vicenda delle intercettazioni indirette. Il documento si compone di 28 pagine e punta a dimostrare l'infondatezza del ricorso predisposto dall'Avvocatura dello Stato per conto del Colle.
Il ricorso alla Consulta predisposto dall'Avvocatura dello Stato per conto del Capo dello Stato contro la Procura di Palermo "si fonda su un duplice equivoco: da un lato l'Avvocatura generale estende l'irresponsabilità del Capo dello Stato fino a farla coincidere con una sua pretesa inviolabilità; dall'altro confonde la disciplina della (ir)responsabilità del Presidente della Repubblica" con quella "delle garanzie del Capo dello Stato di fronte al compimento di atti e operazioni processuali relative a un terzo soggetto, nelle quali egli sia accidentalmente coinvolto" si legge nella memoria informativa depositata dalla Procura di Palermo.
Il ricorso dall'Avvocatura dello Stato contro la Procura di Palermo è rivolto "non già nei confronti dell'autorità giudiziaria giudicante, alla quale per esplicita ammissione della stessa Avvocatura ricorrente spetta in via esclusiva il potere di disporre in ipotesi la distruzione di intercettazioni", ma alla Procura "che di quel potere - per espresso riconoscimento dell'Avvocatura ricorrente - non dispone".

Secondo la Procura non c'è stata alcuna "menomazione delle attribuzioni" del presidente e inoltre "la responsabilità penale del Capo dello Stato non è mai venuta in discussione, nemmeno ipoteticamente, dinanzi ai magistrati di Palermo". Ed è per questo che, nel giudizio in questione, il tema della irresponsabilità del Capo dello Stato per i reati funzionali, sollevato nel ricorso dell'Avvocatura dello Stato, sarebbe irrilevante. Il Capo dello Stato, però, si legge sempre nella memoria, non avrebbe una "irresponsabilità totale" come sostiene l'Avvocatura dello Stato: questa interpretazione sarebbe "scorretta" e in contraddizione con "il carattere pacificamente eccezionale riconosciuto dalla stessa giurisprudenza della Corte Costituzionale" a tale irresponsabilità.
Nella memoria si chiede alla Consulta che sia accolta la richiesta di giudicare costituzionalmente inammissibile il ricorso dell'Avvocatura generale.

Il documento è firmato dagli avvocati che rappresentano la Procura di Palermo nel conflitto di fronte alla Corte Costituzionale: Alessandro Pace, Mario Serges e Mario Serio.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

 

 

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24 novembre 2012
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