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"La Regione è vicina al default"

Il presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante lancia l'allarme

14 marzo 2014

Antonello Montante, presidente di Confindustria in Sicilia e responsabile nazionale per la legalità, lancia l'allarme: "La Regione siciliana sta arrivando al default, non per responsabilità del governo Crocetta ma per trent'anni di cattiva gestione. Per evitare di rimanere prigioniero, il governatore dopo avere destrutturato il sistema, lavoro apprezzabile, adesso passi al secondo step quello della ricostruzione: predisponga un business plan di 4-5 punti su cui concentrare gli sforzi per lo sviluppo, affidandosi a gente esperta, competente e dai comportamenti etico-morali irreprensibili".
"Il problema è molto serio - sostiene Montante - le imprese sono seriamente preoccupate e chi pensa ancora che tanto poi arriva l'aiuto dello Stato si sbaglia di grosso".

Proprio ieri notte la giunta Crocetta ha approvato la manovra bis da 300 milioni destinati a pagare gli stipendi a forestali e personale di enti e consorzi pubblici, rimasti senza salario da tre mesi per l'impugnativa di buona parte della legge di stabilità 2014 da parte del commissario dello Stato, col conseguente blocco della spesa per 570 mln, transitata nel fondo indisponibile a garanzia dei residui attivi, crediti inesigibili.
"Gli stipendi è ovvio vanno pagati - afferma Montante - ma ora bisogna pensare a sostenere le imprese e le famiglie siciliane con politiche di sviluppo e di tagli agli sprechi".

Montante fa riferimento alle parole di Renzi. "I tavoli? Neanche a me piacciono, preferisco gruppi di lavoro, troppi tavoli bloccano le scelte. Non dico che Renzi abbia ragione, ma dobbiamo accelerare, ascoltare i sindacati e gli imprenditori è positivo, poi spetta a chi amministra decidere".
"Non bisogna scambiare i ruoli - dice Montante - il nostro compito è far vedere a un amministratore quale sia la strada giusta. L'importante è che l'amministratore tenga conto delle strade virtuose che gli vengono indicate dalle parti sociali. Se poi il confronto non si traduce in fatti questo allora non va bene, ma se c'è ascolto e azione allora il risultato è raggiunto".

"Basta con i burocrati che commissariano gli assessori. Il presidente Crocetta tratti di persona le questioni più importanti oppure si affidi ai suoi amministratori delegati, che sono gli assessori, liberandoli da certi funzionari e dirigenti della Regione. Crocetta si circondi di gente competente con un profilo professionale adeguato, con comportamenti etico-morali indiscutibili: questo sia il suo gruppo di lavoro. Poi porti avanti azioni per risolvere le emergenze affidandosi ai decreti oppure lo faccia con disegni di legge attraverso l'Assemblea che deve individuare strade rapide per approvare le leggi: le imprese non investono in Sicilia e assistiamo a molti funerali di aziende, questo è pazzesco", aggiunge.
"Dopo avere scardinato un sistema malato - prosegue Montante - Crocetta adotti un modello per ricostruire che non può che avvenire attraverso cellule sane e no malate. Anche la Regione ha burocrati bravi, magari sono nascosti perchè non rispondono a certi establishment".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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14 marzo 2014
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