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"La Sicilia non rinuncia all'Ismett"

Rosario Crocetta rassicura sul futuro della struttura d'eccellenza al centro di un pressing politico per il rinnovo della convenzione che scade a marzo

09 marzo 2015

La Sicilia non intende rinunciare all'Ismett, centro d'eccellenza per i trapianti nato dalla partnership internazionale fra la Regione, attraverso l'Arnas Civico di Palermo e l'University of Pittsburgh medical center (Upmc). La convenzione tra la Regione e l'Ismett scade a fine marzo.
Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, spiega che "la Regione sta lavorando in totale sinergia col governo nazionale per sbloccare la vicenda relativa alla convenzione in scadenza". Ma sul rinnovo si è scatenato un braccio di ferro tra posizioni opposte: quella che fa capo all'asse Crocetta-Borsellino e che vorrebbe rivedere i rapporti con l'università americana, e l'ala renziana capeggiata da Faraone-Delrio che preme per la firma alle condizioni attuali.
"C'è già stata una conferenza di servizi qualche giorno fa - dice ora Crocetta - con i rappresentanti privati e pubblici dell'azienda, alla presenza dei dirigenti del ministero e dell'assessorato alla Salute. Sono stati analizzati il piano tariffario fino al 2017, le prospettive dell'istituto per gli anni successivi e la questione relativa al rapporto tra Ismett e Università di Pittsburgh".

"Noi e il governo nazionale esprimiamo una valutazione estremamente positiva sull'Istituto, considerata una struttura a livello mondiale nel campo dei trapianti - prosegue Crocetta - e la Regione non intende rinunciarci. Abbiamo già inviato la documentazione a Roma per le valutazioni di merito, saranno fatte in tempi rapidi. Noi siamo pronti a sottoscrivere la convenzione, occorre definire alcuni aspetti relativi al rapporto con Pittsburgh, saranno chiariti dal ministero della Salute".

Sulla vicenda interviene anche il presidente della commissione sanità all'Ars Giuseppe Digiacomo: "L'Ismett è un centro di eccellenza che fa registrare grandissimi meriti e, sotto molti punti di vista, è un fiore all'occhiello della sanità siciliana. Ma non si possono usare due pesi e due misure: l'istituto pubblichi tutti i dati relativi a procedure interne, stipendi, bonus e indennità di manager e medici, così come fanno le altre strutture sanitarie. Ma non si possono ricevere soldi pubblici e poi amministrarli come fossero fondi privati. L'istituto si adegui ai percorsi di pubblicità e trasparenza attivati dalle altre realtà sanitarie convenzionate con la Regione. Ci aspettiamo chiarimenti su questi e su altri punti relativi alla vita interna dell'Ismett, - conclude Digiacomo - e naturalmente ci aspettiamo che questi chiarimenti arrivino sul tavolo della commissione Sanità dell'Ars oltre che della commissione d'inchiesta da me istituita, prima del rinnovo della convenzione". [Fonte: Repubblica/Palermo.it]

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09 marzo 2015
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