"Lasciate in pace il vescovo". Minacciati di morte due giornalisti: scrissero dell'indagine sulla Curia di Trapani
Minacce di morte per i cronisti Gianfranco Criscenti (collaboratore da Trapani del Giornale di Sicilia e dell'agenzia Ansa), e Giuseppe Pipitone, della rivista "I quaderni de L'Ora". In una lettera anonima indirizzata a Criscenti e recapitata alla redazione trapanese del quotidiano, l'anonimo intima ai cronisti di «lasciare in pace mons. Miccichè» (vescovo di Trapani; ndr).
Un chiaro riferimento agli articoli pubblicati in questi giorni sull'inchiesta della Procura relativa a un presunto ammanco di un milione di euro da parte di alcune onlus gestite dalla Curia. Motivo per il quale il Vaticano avrebbe deciso di inviare il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, come visitatore apostolico nella diocesi trapanese. Decisione, questa, che molti hanno interpretato come una sorta di "ispezione" giunta dall'alto.
Ma non è finita. Il clima si è inasprito ancor di più dopo l'invio ai giornali di alcuni messaggi anonimi sulla curia, e di una presunta lettera di raccomandazione a Luigi Bisignani, con firma e timbro del vescovo, che monsignor Miccichè ha detto essere "un falso" denunciando l'episodio alla magistratura. Nel messaggio di minacce recapitato alla redazione del quotidiano siciliano si fa anche riferimento indiretto al giornalista che si è occupato della vicenda su "Il Fatto Quotidiano", Giuseppe Lo Bianco. Il fatto è stato denunciato alla polizia, che indaga sulla faccenda. [Fonte Corriere del Mezzogiorno]
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