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"Le ragazze le portavano Fede e Mora"

La Minetti dice che Ruby ad Arcore l'ha portata Fede, quest'ultimo sostiene, invece, che a portarla a casa del Cavaliere è stato Mora...

19 aprile 2011

La difesa di Nicole Minetti, consigliere regionale lombarda accusata di induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile, ha presentato una memoria alla Procura di Milano dove ricostruisce la sua verità sul 'caso Ruby' e nella quale avrebbe preso le distanze da Lele Mora ed Emilio Fede indagati insieme a lei.
Ma è l'avvocato Daria Pesce, in nome della propria assistita, a smentire "l'interpretazione che viene data alla memoria depositata" ieri mattina. Lo scritto infatti, si legge in una nota, "voleva evidenziare solo come la Minetti non avesse avuto alcun legame con Ruby senza accusare assolutamente Lele Mora e Emilio Fede sulla cui posizione processuale non poteva neppure entrare. Nella memoria tra l'altro - ha aggiunto il legale - la difesa si è limitata a riportare alcune indagini depositate agli atti. Non si è poi fatto alcun cenno alle ragazze che stando all'accusa avrebbero frequentato Arcore. Fatti che sono tutti da provare".

Con la sua memoria, una dozzina di pagine in tutto, Nicole Minetti si difende soprattutto dal secondo capo d'imputazione, cioè il favoreggiamento della prostituzione di Ruby. E spiegherebbe nel dettaglio quanto accaduto la notte tra i 27 e 28 maggio del 2010, quando Minetti si presentò alla questura di Milano per farsi affidare la giovane marocchina, all'epoca minorenne, che era stata fermata per furto. Affidamento durato pochi minuti, giusto il tempo di "consegnare" la ragazza ad un'altra brasiliana, Michelle Conceicao.
Senza attaccare nessuno, Nicole Minetti ricorda il concorso di bellezza durante il quale Emilio Fede incontrò per primo la giovane marocchina, all'epoca sedicenne, e sottolinea che non fu lei a portare la ragazza a villa San Martino il 14 febbraio del 2010. Nella memoria, stando a quanto si apprende, la consigliera regionale non cita mai Silvio Berlusconi e non parla nemmeno delle altre tante ragazze presenti alle feste di Arcore, le cosiddette 'olgettine' intercettate in numerose telefonate con lei.
L'avvocato Pesce ha ripercorso i vari passaggi dell'inchiesta e ha cercato di dimostrare, in particolare, l'inconsistenza dell'accusa di prostituzione minorile, cioè di aver portato Ruby nella residenza del premier. Una ricostruzione che secondo la stessa Minetti non significa però un'accusa nei confronti di Fede e Mora. "Il mio legale Daria Pesce - ha detto la Minetti all'Ansa - ha presentato una memoria difensiva da cui si evince che non ho portato Ruby ad Arcore. In questa memoria, ci tengo a sottolinearlo, non accuso né Emilio Fede né Lele Mora".

Immediato il commento di Emilio Fede: "La memoria depositata da Nicole Minetti è una stronzata fatta per giornalisti in baby-doll. La smentisco". "Ho letto una sintesi della memoria difensiva di Nicole Minetti, assistita dall'avvocato Daria Pesce: l'unico elemento mancante è che entrambe avrebbero bisogno dell'assistenza di uno psichiatra". Lo stesso direttore del Tg4, in diretta dagli studi di 'Iceberg', trasmissione di Telelombardia, in serata ha poi sottolineato che Karima el Mahroug, detta Ruby, "è arrivata ad Arcore attraverso Lele Mora". Fede, intervistato dal conduttore Stefano Zurlo, ha fornito la sua versione dei suoi rapporti con Ruby: "Io l'ho vista in questa famosa serata in Sicilia e non l'ho mai più rivista. Poi l'ho rivista una sera ad Arcore. So che è arrivata a Milano, è stata presentata ad un impresario, che ancora non è stato interrogato. L'impresario, non convinto, l'ha mandata da Lele Mora e attraverso Lele Mora è arrivata ad Arcore. Lei dice: 'E' venuto a prendermi Emilio Fede...'. Ma non è vero neanche per idea. E' più che falso, commette un atto delinquenziale chi sostiene che io sono andato a prendere questa ragazza. Ha raccontato che sono andato a prenderla con un'auto di Mediaset con una scorta di carabinieri in divisa, cosa che non ha nessuno".
Infine, a conclusione di quello ha tutta l'aria di essere uno scaricabarile collettivo, è intervenuto anche Lele Mora. "Il pesce, anzi la Pesce in questo caso, di solito butta l'amo. E oggi Emilio Fede ha abboccato", ha replicato l'agente delle starlette intervenendo poi anche sul contenuto delle testimonianze delle due giovani invitate al bunga bunga, Ambra e Chiara. "Ambra e Chiara - ha risposto - Arcore l'hanno visto solo in tv loro non sono mai state nella residenza del presidente del Consiglio. La stessa Minetti l'ho vista solo qualche volta e non ho neanche il suo numero di telefono".

Tanto per ricordare la vicenda... - Nella vicenda, l'impresario dei vip, il direttore del Tg4 e l'ex igienista dentale sono chiamati a rispondere di induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile per 32 ragazze - con l'aggiunta di Karima el Mahroug detta Ruby, allora minorenne - reclutate per le cosiddette feste di Arcore. L'indagine ruota attorno alla giovane marocchina, che venne fermata per furto la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, poi rilasciata dopo una telefonata alla questura da parte del premier Silvio Berlusconi e affidata alla consigliera regionale del Pdl. Un affidamento durato in realtà solo pochi minuti, perchè poi Ruby fu poi "consegnata" alla brasiliana Michelle Conceicao. Da questo procedimento è stata stralciata la posizione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il cui processo con rito immediato con l'imputazione di prostituzione minorile è iniziato il 6 aprile davanti al Tribunale di Milano.

E siccome dietro a tutta questa vicenda vergognosa e indecente, c'è lui, il Cavaliere, vediamo cosa gli consiglia una sua amica di vecchia data, Stefania Craxi, figlia di Bettino e sottosegretario agli Esteri del governo Berlusconi: "Serve una stagione nuova, Berlusconi esca di scena nel modo giusto per salvare la propria dignità".
Stefania Craxi, intervistata dal settimanale 'A', aggiunge: "E' ora di aprire una stagione nuova. Con idee nuove uomini nuovi, linguaggi nuovi. Perché, direbbe mio padre, 'non era questa l'Italia che sognavo; derisa all'esterno e miserabile al suo interno'". L'esponente del Pdl ha spiegato la sua durezza con l'affetto che sente per Berlusconi, del quale è amica da molti anni. "Silvio - prosegue infatti - deve uscire di scena nel modo giusto, non può essere travolto dal ridicolo. Deve smetterla di raccontare queste barzellette oscene: non gli fanno onore e non fanno ridere". Poi, rompe il silenzio anche sulle feste di Arcore: "Su questo dico solo due cose. La magistratura deve perseguire il reato e non moralizzare la società. Ma tutto quello che è successo non è stato un spettacolo bello".

Eh Silvio, che ne dici? Magari ascolta Stefania, che almeno lei ti vuole bene...

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19 aprile 2011
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