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''Letteratura e storia. Il caso Camilleri''

Un convegno sulla scrittura e il successo editoriale del padre dell'ispettore Montalbano

08 marzo 2002


Nel solco del romanzo storico, tra l'impegno dell'intellettuale e la necessità di riflettere sul fenomeno Camilleri. Da qui, tre pareri, tre punti di vista di studiosi e giornalisti che saranno sviluppati nel corso del convegno in programma, intitolato ''Letteratura e storia. Il caso Camilleri''. Giorni di studio voluti dal direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Palermo, Antonino Buttitta, e dalla Casa editrice Sellerio

Nino Borsellino, docente dell'Università La Sapienza di Roma ritiene che il lavoro di Camilleri "prosegua nel solco del romanzo storico, con una variante magico-favolistica, la storia che sconfina quasi nell'antropologia, e uno studio che va sempre all'essenza delle condizioni dell'uomo".

Per Marcello Sorgi, direttore de La Stampa,  'Il re di Girgenti' è "il libro più completo, quello al quale ha lavorato di più e più rispondente al carattere e alla indole di Camilleri". E puntualizza: "Al fondo del suo animo c'è uno spirito rivoluzionario". A chi gli fa notare che il finale del libro è tragico non si scompone: "E' normale per uno scrittore siciliano".

Il convegno avrà inizio oggi alle 9 a Palazzo Steri, in piazza Marina. Interverranno lo storico Salvatore Lupo, Silvano Nigro, Antonio Calabrò, Marcello Sorgi, Nino Borsellino, Piero Dorfles, che parlerà di "Montalbano e altri poliziotti antiistituzionali", e Beppe Benvenuto.
Alle 15,30 interverranno invece Gioacchino Lanza Tomasi, Jana VizmullerZocco, Giuseppe Marci, Ermanno Paccagnini, che svelerà la trama complessa di rimandi che soggiace alle pagine di Camilleri. E ancora Sergio Valzania, Carmelo Occhipinti e Angelo Guglielmi, che si soffermerà sulla nuova lingua inventata da Camilleri.

Domani (sabato) il convegno si sposterà nell'aula magna della facoltà di Lettere, dove si susseguiranno gli interventi di Nunzio La Fauci ''La lingua del nonno tragediatore'', Moshe Kahn ''Il dialetto nelle traduzioni di Camilleri'', Dominique Vittoz ''Quale francese per l'italiano di Camilleri?'', Serge Quadruppani ''La fortuna diCamilleri in Francia'', Blanca Muniz ''Camilleri in Spagna: lo stile della traduzione'', Stephen Sartarelli ''L'alterità linguistica di Camilleri'' e Paolo Mauri, ''Camilleri scrittore postmoderno?  responsabile delle pagine culturali di Repubblica.
Nel pomeriggio, alle 15,30, avrà luogo una tavola rotonda, alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Gianni Riotta, Francesco Renda, Natale Tedesco, Michela Sacco Messineo; le conclusioni a margine saranno dello stesso Camilleri. 

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08 marzo 2002
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