"Lo Stato mi risarcisca: mi dia 69 milioni di euro"
La strage di Alcamo Marina. Giuseppe Gulotta è rimasto 22 anni in carcere da innocente.
Sembra un film, una storia inventata. Ma la realtà supera sempre la finzione. E infatti questa, è una storia vera.
Per 22 anni ha vissuto da ergastolano. Bollato come il mostro di Alcamo Marina. Giuseppe Gulotta oggi è libero e racconta le sue angosce in un libro, le narra alla televisione.
Ventidue anni di galera da innocente, perché per la “giustizia” era lui il responsabile della Strage di Alcamo. Tutto sbagliato.
Il 27 gennaio del 1976 viene attaccata la caserma dei Carabinieri di Alcamo Marina, in provincia di Trapani, vengono uccisi due giovani carabinieri, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta. Partono le indagini: viene interrogato un carrozziere, Giuseppe Vesco, che fa il nome di una serie di ragazzi di Alcamo. Tra questi c’è anche Giuseppe Gulotta, che all’epoca aveva 18 anni.
"Vennero a bussare alla mia porta - ha raccontato Gulotta in tv -. Ero a casa dei miei genitori. Mi condussero in caserma, mi picchiarono, mi sputarono addosso, mi fecero di tutto, usarano le maniere forti, fino a quando non mi fecero confessare l’omicidio per le botte che mi avevano dato".
La "rinascita" dopo una vita dietro le sbarre è diventata testimonianza in "Alkamar" un libro pubblicato da Chiarelettere. Perché tutti devono sapere. Sembra un film, come quello in cui il protagonista è Alberto Sordi, "Detenuto in attesa di giudizio". Gulotta, viene arrestato pochi anni dopo la pellicola di Loy. E non importa che le prove che lo "schiacciano" siano troppo labili.
"Mi spiace che mi hanno tolto i momenti più belli della mia vita, non ho potuto vedere crescere i miei figli".
Giuseppe oggi ha 55 anni, è un uomo libero, dopo trentasei anni di calvario con la giustizia. Allo Stato adesso chiede il risarcimento record di 69 milioni di euro. [Fonte: SiciliaInformazioni.com]
- Assolto dopo 21 anni di carcere (Guidasicilia.it, 14/02/12)