"Lo Stato vuole toglierci anche le strade"
Raffaele Lombardo attacca il governo attraverso il suo blog: "Il Nord riceve miliardi mentre il Sud resta senza il becco di un quattrino"
"A noi è stata revocata la concessione per la gestione delle autostrade, molte delle quali sono state fatte con soldi della Regione. Questo Stato, oltre a non darci quello che ci spetta, ci vuole togliere quello che è stato fatto con i nostri soldi".
E' lo sfogo che il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha postato nel suo blog.
"Dopo averci revocato la concessione - ha spiegato Lomabrdo - vogliono fare la Catania-Ragusa, opera che noi vogliamo molto più di quanto non voglia lo Stato centrale. Vogliono però che questa strada venga fatta con un pezzo di finanza di progetto. E come mai, visto che tutte le altre autostrade siciliane sono state fatte con soldi pubblici? Perché c'é un disegno preciso: fare entrare un privato, che noi abbiamo detto chi è, parente di questa maggioranza, per far pagare ai ragusani il pedaggio per almeno trent'anni".
"In questo contesto - prosegue il Governatore - voglio dire ai siciliani, e soprattutto ai ragusani, che sono stati già sobillati contro di me da qualche miserabile che si definisce politico a proposito dell'aeroporto di Comiso: si dice che Lombardo non vuole completare l'aeroporto. Ma perché il nostro governo non lo completa e non lo dota di ulteriori strutture e finanziamenti come ha fatto con gli aeroporti del nord?". Lombardo ha sottolineato invece di essersi "intestato una battaglia che ha impedito che l'aeroporto partisse declassato come aeroporto regionale". "E' rimasto - ha detto - un aeroporto che ha prospettive di crescita e di sviluppo nazionale e serve un'aerea territoriale tra le più ricche di tutto il sud: la provincia di Ragusa. Se non mi fossi speso in quella battaglia a quest'ora quell'aeroporto sarebbe di serie B e ci saremmo potuti scordare gli investimenti dello stato".
"Non abbiamo i progetti, ma chi deve fare il progetti dell'alta (o decente) velocità Catania-Palermo? Li fa Rfi, le Ferrovie dello Stato. E il progetto per il Ponte sullo Stretto chi lo deve fare? l'Anas e le Ferrovie: da un lato quindi non si fanno fare i progetti e poi non si danno i fondi perché si lamenta che mancano i progetti", ha scritto ancora il presidente Lombardo sul suo blog. "E' un gioco indecente e vergognoso - continua - contro un popolo che è in grado di capire che sono tutte chiacchiere al servizio di un governo che sta massacrando il Mezzogiorno e che si accinge a celebrare i 150 anni dell'unità sancendo la disunità e la secessione del Paese: il Nord ricco e infrastrutturato e il Sud che esporta giovani in cerca di lavoro".
"I cittadini siciliani vedano come sono stati assegnati i 21 miliardi che si sono impegnati al Cipe 4 o 5 giorni fa e di cui Gianfranco Miccichè è il sottosegretario: le briciole - qualche decina di milioni di euro - per alcune cose a Taranto e a Bari, tutto il resto va al nord. Questa - conclude Lombardo sul suo blog - è la fotografia di come il governo tratta il Nord e il Sud: l'area più ricca di infrastrutture riceve miliardi per potenziare le sue intrastrutture, quella più povera, il Sud, resta senza il becco di un quattrino".
Dopo aver letto la disamina arrabbiata di Lombardo, il parlamentare nazionale del Pdl-FdS Ugo Grimaldi ha affermato: "A questo punto non comprendiamo se Lombardo c'é o ci fa. Anche i bambini ormai sanno che la scorsa settimana il Cipe ha finanziato per il Nord solo infrastrutture già iniziate e da completare, mentre gli unici stanziamenti per nuove opere riguardano il Sud. Giocare con i numeri è solo patetico. Non è colpa né di Gianfranco Micciché, né del governo Berlusconi se la Regione siciliana con i continui no dei suoi assessori-burocrati, supervisionati e diretti da Raffaele Lombardo, blocca lo sviluppo dell'Isola". "La verità - ha aggiunto Grimaldi - è che Lombardo interpreta un meridionalismo piagnone e ignavo, per il quale le colpe sono sempre degli altri". "Ha fallito come amministratore pubblico, immobilismo della Sicilia docet, e come leader politico, tant'è che il Mpa a Roma - ha concluso - pur essendo parte integrante della maggioranza che ha sempre sostenuto il governo Berlusconi non è mai stato capace di indicare la giusta rotta verso il Sud".
Secondo Francesco Stagno D'Alcontres (Pdl-FdS) "aggrappandosi sugli specchi si è sempre inesorabilmente costretti a scivolare verso il basso. Questa l'immagine che meglio raffigura il Presidente della Regione siciliana dopo l'ennesimo, forse estremo, tentativo pilatesco ai danni della Sicilia e dei siciliani". "Avvezzo alle autoassoluzioni - ha aggiunto il parlamentare siciliano - Lombardo ripete da quattro giorni la stessa storiella contro Micciché e il governo Berlusconi sperando di incantare ancora una volta i siciliani. Peccato che la tecnica propagandistica dello repetita iuvant si scontra terribilmente con la realtà che invece corrisponde ad una regione ferma al palo in balia dei tanti, troppi no degli assessori-burocrati voluti e diretti proprio da Raffaele Lombardo".
Alessandro Pagano, capogruppo per il Pdl della Commissione bicamerale per l'infanzia e membro della Commissione finanze della Camera, ha infine aggiunto: "I continui cambi di casacca all'interno della giunta Lombardo dimostrano l'inaffidabilità di un esecutivo regionale che, conscio di essere ormai giunto al termine della propria, disastrosa, esperienza di governo, tenta di imputare i mancati risultati delle promesse fatte agli elettori al governo centrale". "Se al presidente Lombardo, come afferma, sta davvero a cuore lo sviluppo e il progresso del Mezzogiorno - ha concluso Pagano - la smetta con i clientelismi e l'assistenzalismo e si metta ad amministrare, invece di fare il capo del suo partito facendo pagare il conto a tutti i siciliani".
[Informazioni tratte da www.raffaelelombardo.it, Ansa, La Siciliaweb.it]