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''Magazzini Siciliani'', una mostra che fa prendere aria ai gioielli degli scantinati dei musei siciliani

Centocinquanta opere provenienti dai musei di Palermo, Catania, Trapani, Messina e Siracusa

11 giugno 2004

Magazzini Siciliani
Opere dalla Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis di Palermo, dal Museo Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa, dal Museo Civico di Castello Ursino di Catania, dal Museo Regionale "A.Pepoli" di Trapani e dal Museo Regionale di Messina.
A cura di Vincenzo Abbate
Albergo delle Povere, Corso Calatafimi, 127 - Palermo
Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00. Lunedì chiuso
Biglietto: 2 euro


Che i musei siciliani siano ricchi di opere d'arte, tante da potere riempire decine e decine di spazi espositivi, è cosa nota. Ma sino ad oggi, fatta eccezione per qualche singola manifestazione, non si era mai pensato di tirare fuori il patrimonio ''impolverato'' , ma non per questo meno prezioso, di quello solitamente esposto al pubblico.
Proprio dai ''Magazzini'' di cinque tra le più grandi strutture museali dell'isola, veri giacimenti culturali, arrivano le opere che resteranno esposte sino al 27 giugno all'Albergo delle Povere di Palermo. 
Sono centocinquanta i quadri, scelti dai singoli direttori delle strutture museali che hanno organizzato la mostra, ordinati secondo un percorso temporale che va dal '600 in poi. L'iniziativa, che coinvolge Palazzo Abatellis di Palermo, Castello Ursino di Catania, il Museo regionale "A. Pepoli" di Trapani, la Galleria regionale di Messina e Palazzo Bellomo di Siracusa, è inserita in un nuovo allestimento dell'Albergo delle Povere che lascia scoperte le volte dello straordinario edificio palermitano.

''Magazzini siciliani'', così si intitola la mostra, vuole diventare un marchio, un appuntamento ricorrente: si tratta, infatti, della prima di una serie di mostre che punteranno a svuotare i magazzini dei musei, creando eventi ed esposizioni permanenti intorno al grande patrimonio che abbraccia millenni, dall'archeologia all'arte contemporanea. Si comincia con oltre cento opere mai esposte prima: tre secoli, dalla fine del '500 all' '800, per tracciare un percorso costellato da tele di Pietro Novelli, di prestigiosi allievi del Caravaggio e del Ribera, di Zoppo di Ganci e di Azzolino, di pittori messinesi e napoletani.

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11 giugno 2004
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