''Mai fare il nome di Dell'Utri''
Da una delle intercettazione ambientali fra due esponenti della famiglia mafiosa dell'Arenella...
Il nome del senatore Marcello Dell'Utri "non deve essere fatto" dai mafiosi a Palermo. Questo "ordine perentorio" è emerso da una intercettazione ambientale fra due esponenti della famiglia mafiosa dell'Arenella, arrestati il 14 maggio scorso nell'operazione Eos (LEGGI).
La registrazione della conversazione è stata inviata dalla Direzione distrettuale antimafia alla procura generale che sostiene l'accusa nel processo d'appello al senatore del Pdl, condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Nell'intercettazione (del 4 novembre 2007) a parlare sono Antonino Caruso e Letterio Ruvolo, entrambi indicati come componenti della famiglia mafiosa dell'Arenella.
Caruso parla di interessi economici e politici, ma Ruvolo improvvisamente lo stoppa, "al fine di riportare - scrivono i magistrati - quello che presentava i connotati di un ordine assoluto e perentorio: non nominare mai il nome Dell'Utri".
Negli accertamenti emerge, inoltre, che Dell'Utri sarebbe stato interessato all'apertura di un grande centro commerciale a Palermo e in questo affare avrebbero avuto un ruolo anche un avvocato amministrativista e un ingegnere che ha svolto consulenze per enti pubblici.
L'indagine è la stessa in cui è indagato anche l'ex assessore regionale Antonello Antinoro (Udc) per voto di scambio. [Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]