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''Mai fare il nome di Dell'Utri''

Da una delle intercettazione ambientali fra due esponenti della famiglia mafiosa dell'Arenella...

05 giugno 2009

Il nome del senatore Marcello Dell'Utri "non deve essere fatto" dai mafiosi a Palermo. Questo "ordine perentorio" è emerso da una intercettazione ambientale fra due esponenti della famiglia mafiosa dell'Arenella, arrestati il 14 maggio scorso nell'operazione Eos (LEGGI).
La registrazione della conversazione è stata inviata dalla Direzione distrettuale antimafia alla procura generale che sostiene l'accusa nel processo d'appello al senatore del Pdl, condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nell'intercettazione (del 4 novembre 2007) a parlare sono Antonino Caruso e Letterio Ruvolo, entrambi indicati come componenti della famiglia mafiosa dell'Arenella.
Caruso parla di interessi economici e politici, ma Ruvolo improvvisamente lo stoppa, "al fine di riportare - scrivono i magistrati - quello che presentava i connotati di un ordine assoluto e perentorio: non nominare mai il nome Dell'Utri".
Negli accertamenti emerge, inoltre, che Dell'Utri sarebbe stato interessato all'apertura di un grande centro commerciale a Palermo e in questo affare avrebbero avuto un ruolo anche un avvocato amministrativista e un ingegnere che ha svolto consulenze per enti pubblici. 

L'indagine è la stessa in cui è indagato anche l'ex assessore regionale Antonello Antinoro (Udc) per voto di scambio. [Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]

 

 

 

 

 

 

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05 giugno 2009
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