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"Memorie di un presidente detenuto"

Totò Cuffaro parla da Rebibbia: la disastrosa Terza Repubblica e il tradimento subito dagli amici

18 dicembre 2012

Un anno e 10 mesi dopo essere entrato in carcere per la decisione della Cassazione (il 22 gennaio 2011) che confermava la condanna a sette anni per favoreggaimento aggravato a Cosa nostra, Salvatore Cuffaro, ex potente siciliano che è stato presidente della Regione e senatore, da Rebibbia parla della politica odierna e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Lo ha fatto nei giorni scorsi nell’intervista del talk show 'Roma InConTra-Ara Pacis', in onda sulle principali tv regionali italiane e sui canali Sky.

"Penso che la seconda Repubblica sia stata vergognosamente peggiore della prima e che la terza Repubblica che nascerà sarà vergognosamente peggiore della seconda, la terza sarà disastrosa". "La seconda Repubblica - ha spiegato Cuffaro - è almeno riuscita a istituzionalizzare uno dei partiti che sembrava più sfasciante, la Lega, ma la terza non riuscirà a istituzionalizzare questa marea montante di protesta che arriverà in politica e sarà un disastro". "Forse - ha aggiunto l'ex governatore siciliano - l'unico vantaggio che avremo in questa Terza Repubblica è il declino di Di Pietro, ma sarà peggio Grillo di Di Pietro, perché Di Pietro sarebbe il peggio di tutti, ma almeno un'idea delle istituzioni ce l'ha. Spero di non essere un buon profeta, ma penso che la Terza Repubblica sarà straordinariamente più vergognosa della seconda".

Cuffaro ha poi parlato, sfogandosi, del suo successore alla guida della Regione, Raffaele Lombardo. "Il tradimento umano è quello che mi fa più male e mi è stato fatto dai vertici della politica: cito uno per tutti, Raffaele Lombardo, che cinicamente non ha avuto nessun dubbio nell'allontanare il suo rapporto con me e qualche altro dirigente politico". "In compenso - ha osservato - devo dire che questa mia vicenda giudiziaria mi ha rivelato quanto straordinario fosse l'affetto e l'amicizia e la stima di tanti, tantissime persone che non so neanche chi sono, che continuano a manifestare la loro affettuosità verso di me, 12 mila lettere, ogni giorno 50-60 lettere, che mi fanno piacere. Ho avuto molte visite, inoltre, e tra le tante ho molto apprezzato la visita di Casini, Follini, Alfano, di Salvo Fleres, mio amico fraterno. Una visita che non mi aspettavo, straordinaria, è stata quella di Marco Pannella".
L'ex governatore ha fatto poi sapere di aver "cominciato a scrivere un libro, e per primi vi dico il titolo, sarà: 'Memorie di un presidente detenuto'. Mi sono molto ispirato alle Memorie di Adriano, sono già al lavoro, ho già scritto parecchie cose".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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18 dicembre 2012
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