"Migliaia di beni confiscati e un solo funzionario in organico"
Il Prefetto Giuseppe Caruso denucnia la situazione dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati
Oltre 12 mila beni confiscati su tutto il territorio nazionale, tra immobili e aziende, e solo un funzionario in pianta organica a gestirli.
E' quanto accade all'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, diretta dal prefetto Giuseppe Caruso, che denuncia: "Potrei e dovrei avere 30 persone in organico e 100 in posizione di distacco e di comando. Dei trenta, però, fino ad oggi ne ho solo uno e il motivo c'è".
"Chi entra in via definitiva nell'Agenzia - spiega Caruso -, è soggetto al contratto del comparto ministeri, il contratto più stitico che c'è nella pubblica amministrazione". "Non ci sono incentivi né economici, né di carriera - aggiunge -. Quelli che vengono vorrebbero continuare a lavorare con me, ma non alle condizioni che detta questo contratto".
Di funzionari a comando invece, sui cento previsti, ce ne sono 80 distribuiti in 5 sedi, (Roma, Palermo, Milano, Napoli e Reggio Calabria), ma il futuro non è roseo. "Non tutti sono confermati per il 2014 - spiega Caruso - e devono tornare nei propri uffici di appartenenza". Si tratta, infatti, di personale impiegato nelle pubbliche amministrazioni, che per un periodo limitato lavorano al comando dell'Agenzia.
Una carenza di personale che si fa sentire soprattutto nelle regioni, come la Sicilia, che hanno un gran numero di beni confiscati. Alle cinque sedi attuali, annuncia Caruso, dovrebbe presto aggiungersene una sesta a Catania: "In Sicilia ho il 43,3 per cento di tutti i beni confiscati e ho bisogno di due sedi perché Palermo sta scoppiando".
Una maggiore disponibilità di personale si rende necessaria anche alla luce del progetto di informatizzazione promosso da Caruso: "Stiamo lavorando per mettere on-line tutto quel che può interessare il bene confiscato dal momento del sequestro all'assegnazione. Un progetto che consentirebbe a tutti, anche al singolo cittadino, di vedere quali sono le disponibilità di eventuali beni confiscati da destinare". [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]