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''Murì Patò o s'ammucciò?''

Primo ciak in Sicilia per la prima trasposizione cinematografica di un romanzo di Andrea Camilleri

01 febbraio 2010

Primo ciak oggi in Sicilia di "La scomparsa di Patò" per la regia di Rocco Mortelliti, tratto dal successo letterario omonimo (oltre un milione di copie) firmato da Andrea Camilleri. Le riprese avranno luogo nella ormai celebre 'Vigata' dello scrittore, tra Naro, Agrigento, la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi di Porto Empedocle.
Scritto da Rocco Mortelliti, Maurizio Nichetti e Andrea Camilleri, il film è la prima trasposizione cinematografica di un romanzo dello scrittore siciliano.

"La scomparsa di Patò"
è interpretato da Nino Frassica, Maurizio Casagrande, Neri Marcoré (nel ruolo di Patò), Alessandra Mortelliti, Gilberto Idonea, Flavio Bucci, Simona Marchini, Danilo Formaggia e con la partecipazione di Roberto Herlitzka. La fotografia è di Tommaso Borgstrom, le scene di Biagio Fersini, i costumi di Paola Marchesin, il montaggio di Marzia Mete, le musiche di Paola Ghigo.
Prodotta da 13 Dicembre con Emme cinematografica e S.Ti.C. con il determinante contributo della Regione Sicilia attraverso il fondo APQ Sensi Contemporanei gestito dal Dipartimento dei Beni Culturali e della Identità Siciliana e da Sicilia Film Commission e da Cinesicilia, la pellicola si avvale anche del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La storia si svolge a Vigata nel 1890. Nel Venerdì Santo, nella piazza del paese, viene messo in scena il 'Mortorio' ossia la Passione di Cristo, nella quale l'integerrimo e irreprensibile ragioniere di banca Antonio Patò, interpreta la parte di Giuda. La rappresentazione giunge all'acme con l'impiccagione di Giuda-Patò che, accompagnato dagli improperi degli spettatori, cade in una apposita botola. Ma alla fine della spettacolo Patò sembra scomparso. Nel suo camerino non si trovano né i suoi abiti né il costume di scena. Su un muro di Vigata qualche giorno dopo compare una scritta "Murì Patò o s'ammucciò?" (Patò è morto o si è nascosto?).
La Pubblica Sicurezza nella figura del delegato Ernesto Bellavia e i Reali Carabinieri nella figura del maresciallo Paolo Giummaro entrano in competizione e si ostacolono nelle indagini. Attraverso le indagini, gli interrogatori e una serie di flashback che danno vita a un caleidoscopo di personaggi, costumi e malcostumi estremamente attuali, esce fuori un quadro sorprendente e inaspettato della Sicilia e dell'Italia tutta.

[Informazioni tratte da ANSA, La Siciliaweb.it]

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01 febbraio 2010
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