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"Nessun bene culturale è conservato meglio"

Il Codacons aveva denunciato la trascuratezza di un "tesoro dimenticato" a Catania, ma?

31 marzo 2014

Sul fatto che sia "il più grande monumento funerario della Sicilia" dice di non avere certezze, ma, è sicuro, invece, che sia quello "meglio conservato". Esattamente il contrario di ciò che ha recentemente denunciato il Dipartimento Ambiente del Codacons, che ha parlato di "cella sepolcrale attualmente adibita a deposito di sedie a sdraio ed altri arredi di giardino".

Scoppia una polemica sul caso del mausoleo di Villa Modica, a Catania, e l'ingegnere proprietario della struttura, Carlo Modica, interviene dopo la nota-denuncia del movimento dei consumatori nella quale si parlava di inaccessibilità del sito, e si faceva appello alla Soprintendenza, chiedendo "perché i cittadini di Catania sono esclusi dalla conoscenza di un monumento così importante?".
Il Dipartimento ambiente del movimento, diretto dal professore Angelo Messina sottolineava poi che i "privati sono comunque tenuti a consentire l’accesso e lo studio dei Beni Culturali all’interno delle proprietà e alla cura e manutenzione degli stessi, e alla Soprintendenza spetterebbe il controllo e il rispetto delle normative". (Leggi su Guidasicilia.it)
Pronta la replica dell'ingegnere Modica, che fornisce foto attualissime ed esclusive al Corriere del Mezzogiorno, e sottolinea come il monumento, "vecchio più di 2000 anni", "è censito dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania che periodicamente ne controlla lo stato e ne aggiorna la documentazione fotografica. Esso è inoltre da sempre oggetto di studi specialistici in particolare da parte di diversi studiosi e docenti dell'Università di Catania".

"Sul fatto che il mausoleo si trovi in una proprietà privata non ci sono dubbi", afferma ancora Modica, "così come non possono esserci dubbi sul fatto che nessun obbligo di dare accesso a terzi risulti nel decreto di vincolo. Tuttavia già da decenni il mausoleo, segnalato anche su qualche guida turistica, è stato oggetto di visita da parte di numerosi turisti, naturalmente compatibilmente con la presenza e gli impegni dei proprietari. In tempi più recenti, previo contatto telefonico, l'accesso agli interessati è assicurato. Il Codacons è peraltro sicuro che i numerosi siti archeologici e i diversi monumenti di Catania ubicati in suolo pubblico siano più facilmente accessibili per giorni, orari e periodi di apertura?", dice ancora il proprietario della villa, che aggiunge poi, di essere "presuntuosamente sicuro che nei dintorni non ci sia altro bene culturale così bene accudito e tutelato". Nessun deposito di sedie, dunque. E d'altra parte, sottolinea scherzoso Modica, "come potrebbe essere stata acquisita tale informazione vista la lamentata inaccessibilità dei luoghi (forse una violazione di domicilio?!)". [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]

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31 marzo 2014
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