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"Nessun matrimonio, solo benedizioni"

La chiesa valdese smentisce la celebrazione del matrimonio gay a Trapani tra due donne tedesche

09 giugno 2010

"Nella chiesa valdese di Trapani è stata invocata la benedizione su due donne evangeliche tedesche, anche se non appartenenti alla chiesa valdese, il cui legame affettivo era stato già validato in Germania con la stipula di una unione civile. Pertanto non si è celebrato alcun matrimonio ma si è pregato con convinzione e affetto per due persone che si impegnavano a vivere insieme la loro vita".
E' questa la precisazione che la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, ha voluto fare in merito alla notizia sulla benedizione di una coppia gay da parte del pastore valdese di Trapani (LEGGI).

Bonafede ha spiegato che "l'ordinamento della chiesa valdese non contempla la celebrazione di matrimoni di persone dello stesso sesso, né la chiesa ha mai assunto una posizione sul tema del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nelle nostre chiese però si è cominciato a dibattere della possibilità di testimoniare anche a livello liturgico dell'accoglienza e del riconoscimento di unioni di vita di persone dello stesso sesso". Sempre secondo Bonafede, "come già affermato nel Sinodo valdese congiunto con le chiese battiste nel 2007: 'La relazione umana d'amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, è sostenuta dalla promessa di Dio'. Questo tema così delicato giungerà anche all'esame del prossimo sinodo delle chiese valdesi e metodiste. Per la Chiesa valdese e i suoi pastori resta il mandato evangelico a predicare la grazia dell'amore di Dio su tutti i suoi figli e le sue figlie. Questa grazia è stata invocata anche nel corso della benedizione impartita nella chiesa di Trapani".

Ma Alessandro Esposito, pastore della comunità valdese di Trapani che lo scorso 7 aprile ha celebrato la cerimonia tra le due donne tedesche, offre un'altra versione dei fatti a proposito della vicenda: "Ho provveduto ad informare tanto il mio consiglio di chiesa, al quale rispondo per tutto ciò che attiene alla mia attività pastorale, quanto la Tavola Valdese, per così dire il nostro "esecutivo" a livello nazionale, che hanno espresso congiuntamente il loro consenso". Considerato che il matrimonio tra le due donne tedesche non può avere valore civile, Esposito precisa: "Se un'unione non è sancita dalle leggi dello Stato, la chiesa valdese può celebrare, come di fatto è avvenuto, soltanto una benedizione, la quale ha valore sotto il profilo ecclesiastico e, ritengo, civico, ma non possiede effetti civili. Certamente, anche sotto l'aspetto simbolico, credo che la scelta operata dalla nostra comunità sia eloquente e va, senza dubbio, nella direzione del pieno riconoscimento dei diritti civili per le coppie omosessuali, che auspichiamo e chiediamo".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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09 giugno 2010
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