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"No all'amministrazione straordinaria della Gesip"

Il piano del sindaco Orlando: "Ancora quattro mesi di Cig e poi la chiusura definitiva"

08 gennaio 2013

Ieri, il sindaco di Palermo Leoluca  Orlando e l'assessore alle Aziende partecipate Cesare Lapiana hanno incontrato le organizzazioni sindacali della Gesip, cui è stato illustrato il percorso previsto dall'amministrazione e che prevede la cassa integrazione in deroga per altri quattro mesi e la definitiva chiusura della Gesip. Sindaco e assessore hanno espresso la loro forte contrarietà, anche per mancanza di presupposti di legge, alla eventuale prosecuzione dell'attività  della Gesip con amministratori nominati dal ministero.

"La liquidazione - hanno detto - è scaturita da atti formali del governo nazionale sottoscritti dall'amministrazione comunale (l'ordinanza di Protezione civile del maggio 2012) che hanno  stabilito la cessazione delle attività alla data del 31 dicembre 2012. Nessuno potrebbe comprendere quale possa essere la giustificazione di una eventuale amministrazione  straordinaria, anche alla luce dei notevoli danni che lo stessa sistema ha prodotto e sta producendo all'Amia, in amministrazione straordinaria da tre anni".
Ai sindacati è stato ribadito che il Comune è comunque impegnato a garantire il reddito alle famiglie e la continuità dei servizi con il connesso impiego progressivo di tutti i lavoratori. Il prossimo 15 gennaio si svolgerà un tavolo tecnico con i sindacati per concordare il piano dei servizi e di riutilizzo del personale che dovrà essere collegato alla  società consortile la cui istituzione, già deliberata dalla giunta, dovrà essere approvata dal Consiglio comunale.

Insoddisfatti i sindacati per "il clima di incertezza", dice Monja Caiolo, segretario generale Filcams Cgil Palermo. Le informazioni ricevute dal sindaco "non fanno riferimento a dati certi e concreti, ad iniziare dalla costituzione della consortile". Non convince nemmeno la tesi del fallimento quale ancora di salvezza per i lavoratori e il loro Tfr. Non si comprende, infatti, incalza la Cgil, come la richiesta di proroga di cassa integrazione in deroga, ad esempio, "possa coniugarsi con uno stato conclamato di fallimento, tenuto conto che la cassa non è prevista per le aziende in fallimento".

[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, Repubblica/Palermo.it]

- I lavoratori Gesip di nuovo in piazza (Guidasicilia.it, 07/01/13)

 

 

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08 gennaio 2013
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