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''No alla chiusura dell'Università di Modica''. Gli studenti modicani continuano a manifestare

18 giugno 2009

Due giorni fa, nel Palazzo San Martino a Modica Alta, sede delle facoltà, si sono incontrati studenti, cittadinanza e Autorità per discutere sulla chiusura dell'università.
Sono intervenuti: il Sindaco di Modica, Antonello Buscema, l'On. Riccardo Minardo, il Vicepresidente del Consorzio Universitario Gianni Battaglia, l'On. Roberto Ammatuna, i segretari provinciali di Cgil e Cisl; i consiglieri provinciali Venerina Padua e Ignazio Abbate; il preside Giuseppe Barone; i consiglieri comunali: Giancarlo Poidomani, Diego Mandolfo, Giorgio Zaccaria, Michele Mavilla e Giovanni Spadaro e il neo parlamentare europeo, Rita Borsellino, con un collegamento telefonico.

Dall'incontro è emerso che, nonostante l'Università di Catania nel passato ha scelto di attivare i decentramenti nel sud-est siciliano, oggi mira a tutelare esclusivamente la sede centrale.
Le vie individuate per uscire dalla crisi sono 4: la via legale, quella politico istituzionale, l'azione di massa (manifestazioni); le interlocuzioni con altri atenei in alternativa a Catania.
Le vie legali si sostanzierebbero con l'incarico all'avvocato Gianni Andrea Chiavegatti di presentare ricorso al TAR di Catania per chiedere la sospensiva della delibera del Senato Accademico, che ha fissato la chiusura dei corsi universitari in provincia di Ragusa.
Inoltre le Forze Parlamentari hanno programmato, nei prossimi giorni, un incontro sia con il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sia con il Ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini.

Modica si trova in una situazione diversa dal punto di vista sia debitorio che giuridico rispetto a Ragusa. Mentre in quest'ultima si chiede la riattivazione del primo anno, la città della Contea chiede soltanto la continuazione dei corsi di studi già avviati anche attraverso il tutoraggio, per evitare disagi a migliaia di studenti e famiglie.
L'Amministrazione Comunale di Modica, nei giorni scorsi, ha avanzato una proposta ragionevole al Magnifico Rettore, si è detta pronta a discutere il debito pregresso, essendo entrambi enti pubblici, dicendosi disponibile a garantire la corresponsione del 50% della sorte capitale del debito. Un'altra proposta è quella di fare entrare Modica all'interno del Consorzio Universitario Ibleo.

Ieri, giovedì 17 giugno, gli studenti di Modica hanno manifestato davanti la sede del rettorato di Catania, così da alzare, ancor di più, la nostra voce perché non si può permettere che si operi un furto sul futuro culturale e professionale del territorio, un futuro che passa anche attraverso la realtà universitaria modicana.
Gli studenti di Modica manifesteranno ancora lunedì prossimo, 22 giugno, per far sentire la propria voce al Senato Accademico.

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18 giugno 2009
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