''Noi speriamo… che ve la caverete''. Troppi i bambini siciliani che abbandonano la scuola
Cresce la dispersione scolastica in Sicilia al 16%
"Per la prima volta - sottolinea il direttore generale Guido Di Stefano - abbiamo dei dati reali sul fenomeno. Quest'anno si è scelto - spiega Di Stefano - la rilevazione diretta nelle singole scuole attraverso la costituzione di osservatori provinciali responsabili di monitorare il territorio e operare un raccordo con gli enti locali. Solo se c'è sinergia tra le istituzioni e le famiglie si può ottenere qualcosa". In aumento rispetto all'anno scorso la dispersione scolastica nella provincia di Palermo, "unico dato confrontabile - sottolinea Di Stefano, poichè il sistema di rilevazione adottato è stato sempre quello della rilevazione diretta".
Nel palermitano, così, si registra una dispersione del 1,49% per le elementari (1,12% nel 2001/02) del 10,64% alle medie inferiori (9,3% nel 2001/02) e del 18,47% nelle scuole medie superiori (18,0% nel 2001/02).
"Se però si considerano le singole categorie che compongono il dato di Palermo (percentuale di abbandoni, evasioni, istruzione familiare, bocciati) - afferma Maurizio Gentile responsabile del gruppo di coordinamento sul fenomeno - vediamo come alta sia la percentuale di bocciati (0,99% su 1,49% alle elementari, 8,77% su 10,64% alle medie, 13,97% su 18,47% alle superiori), dato che evidenzia il rientro di moltissimi ragazzi che prima abbandonavano o evadevano".
"La crescente dispersione è spiegabile - evidenzia Maurizio Gentile - se si fa riferimento all'età e al sistema di valutazione interno: più ricettivo sul piano dell' accoglienza e del coinvolgimento relazionale alle elementari, essenzialmente basato sulle abilità e le cognizioni alle medie inferiori. Senza dimenticare che il primo anno di scuola media coincide generalmente con l'esplosione della pre-adolescenza, dove i ragazzi iniziano a manifestare una serie di problemi. Alle superiori intervengono poi tutta una serie di fattori legati al disagio adolescenziale".
Guardando poi le singole voci che compongono l'indice di dispersione generale, secondo Gentile, dietro la percentuale di evasioni a livello regionale (0,09% alle elementari, 0,47% alle medie, 0,87% alle superiori) c'è un problema sociale e familiare, mentre la scuola non avrebbe alcuna influenza perchè il bambino non si fa mai vedere.
Nel caso degli abbandoni (alle elementari la percentuale più alta si registra a Palermo e a Siracusa 0,12% mentre ad Agrigento alle superiori si registra il 4,08 per cento) invece si può parlare di corresponsabilità scuola-famiglia, poichè l'istituzione scolastica non è stata in questo caso in grado di tenere il bambino. Per quanto riguarda l'istruzione familiare, in Sicilia lo 0,24% dei minori in età per la scuola elementare viene tenuto a casa dai genitori, per essere istruito all'interno del nucleo familiare.
"Spesso - denuncia Gentile - questa è una forma per sfuggire ai controlli e per nascondere una violenza fatta sul minore che viene in realtà mandato a lavorare".
Fonte: La Sicilia