''Non intendo rispondere''

Un aula gremita stamane quella della Quarta sezione penale del Tribunale di Palermo. Decine di giornalisti, cameramen e i parenti dei 21 imputati del processo 'San Lorenzo 5', tra cui spiccano i nomi dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. C'era anche una troupe dell'emittente satellitare araba Al Jazeera, che da giorni si trova a Palermo per realizzare un servizio su Cosa Nostra.
Tutti in attesa delle dichiarazioni dei Lo Piccolo, quelle ''dichiarazioni spontanee'' che lo scorso 15 novembre, durante l'ultima udienza del processo, i due avevano annunciato di voler rilasciare lasciando di stucco tutti.
I due sono apparsi collegati in videoconferenza, da due distinte celle del carcere milanese di Opera, davanti al presidente Anna Maria Fazio. I pm Nico Gozzo, Gaetano Paci e Anna Maria Picozzi rappresentavano l'accusa. I due indossavano ancora gli abiti del giorno dell'arresto. Sandro è apparso leggermente dimagrito, Salvatore ha sfoggiato una folta barba bianca.

Ed è stata di nuovo sorpresa. Infatti i Lo Piccolo hanno rinunciato a parlare. Al presidente Fazio, che ha chiesto loro se avessero intenzione di sottoporsi all'esame dei pm i due boss hanno risposto negativamente. ''No. Non intendo rispondere'' ha detto Salvatore Lo Piccolo. ''Non intendo rispondere nemmeno io'', gli ha fatto eco il figlio Sandro. Poi quest'ultimo ha parlato per telefono con il suo difensore di fiducia, l'avvocato Alessandro Campo, che si è alzato in piedi chiedendo la revoca dell'isolamento per i due, in arresto dallo scorso 5 novembre. ''Sono in isolamento - ha detto l'avvocato - dal giorno dell'arresto''. Il presidente ha risposto di sì. ''Nulla osta, non abbiamo problema a revocare l'isolamento - ha detto il presidente del tribunale - salvo sentenze definitive o altri procedimenti''.
Sandro e Salvatore Lo Piccolo, appena arrivati nelle postazioni separate, si sono scambiati un bacio a distanza, guardandosi attraverso le telecamere, poi hanno seguito l'udienza in silenzio e con attenzione.

Ma cosa c'è dietro il silenzio dei Lo Piccolo? Forse una precisa strategia difensiva messa a punto nelle ultime ore?
Lasciando l'aula, l'avvocato Campo ha negato di aver interferito con la loro decisione. ''Perché hanno deciso di tacere? Bisognerebbe chiederlo a loro'', ha risposto laconico. I Lo Piccolo, padre e figlio, nei colloqui con gli avvocati, si sarebbero limitati a chiedere spiegazioni su quanto stava avvenendo in aula, ma anche su quello che significava sottoporsi all'esame. Poi hanno deciso di tenere la bocca chiusa. Nell'udienza sono stati esaminati dai rispettivi difensori gli imputati Edoardo La Mattina e Andrea Bruno.
L'udienza è stata rinviata al 29 novembre.