"Non sono disperato perché l'Italia si salverà"
La fiducia del premier Monti nei confronti del Parlamento, la fiducia della Camera nei confronti della manovra economica
"Ho letto stamattina sui giornali 'Monti è disperato', ho fatto un rapido esame di coscienza e per un attimo mi sono sentito colpevole perché non mi sento assolutamento disperato". Lo ha detto ieri sera il premier Mario Monti, nell'informativa alla Camera sulla manovra riferendosi ai titoli dei giornali che riportavano le frasi di Silvio Berlusconi. "Poi svegliatomi - ha proseguito il premier - ho riflettuto un po' di più" giungendo alla conclusione che "non c'è nessuno motivo di disperazione per quanto riguarda le nostre istituzioni e il nostro Paese".
A questa affermazione a poche decine di metri di distanza, seduto tra i banchi del Pdl con accanto Fabrizio Cicchitto e Angelino Alfano, il Cavaliere si è abbandonato a una certa garbata ilarità parlottando con il segretario del Pdl, come per ribadire le ragioni delle sue impressioni dell'altro ieri. Poi ad alcuni parlamentari del Pdl avrebbe detto: sono un po' sorpreso. Non avevo nessuna intenzione di offendere il premier, ma mi sono solo calato nello stato d'animo di un presidente del Consiglio che deve trovare la sintesi nella misure da presentare.
Monti avrebbe poi inviato un bigliettino a Berlusconi per mettere fine alle polemiche e ribadire la collaborazione in Parlamento, riferiscono alcuni parlamentari. Con questo gesto il presidente del Consiglio, raccontano, ha voluto fare un gesto di apertura verso il leader del Pdl, in nome di una fattiva collaborazione per approvare la manovra economica e portare avanti l'azione del governo in Parlamento attraverso un confronto costruttivo.
Nel suo intervento Monti ha dichiarato: "Sento che tutti abbiamo a cuore lo stesso obiettivo: operare per il bene dell'Italia. Se tutti faremo il nostro dovere, se continuerà il senso di responsabilità diffuso e consapevole che ho percepito, non ho dubbi che l'Italia si salverà". Il "rischio è massimo, lo è stato e lo è ancora", ha detto il premier. "Non tutto dipende da noi", ha aggiunto, "ma era doveroso" intervenire "subito", "colmando ritardi spesso di decenni".
"Mi permetto di ricordare la posta in gioco - ha continuato rivolgendosi ai deputati - non si tratta di continuare a vivere più come prima, al netto o a lordo" delle varie misure, "ma in assenza di questo intervento - ha sottolineato - sono a rischio i risparmi degli italiani, soprattutto quelli piccoli, il benessere accumulato da generazioni", con il "rischio di veder evaporare i redditi".
"Sarà questa l'ultima manovra di sacrifici? Lo spero. Dipenderà dal comportamento di tutti noi", ha detto il premier.
Monti ha espresso apprezzamento per il "clima costruttivo, la volontà di comprendere e di farci comprendere", e un ringraziamento per "il senso di responsabilità con cui avete concesso la fiducia". Il premier ha poi ribadito: "Abbiamo profondo rispetto per il Parlamento". "Le decisioni finali non possono che essere vostre" e "dell'altro ramo del Parlamento", ha sottolineato.
"So che non devo dire noi e voi, ma è solo questione tecnica... Siamo tutti accomunati dalla stessa intrapresa", ha detto replicando a chi gli chiedeva di 'accorciare' le distanze tra il governo dei tecnici e i rappresentanti delle forze politiche.
"L'azione di sostegno alla crescita è già iniziata - ha poi assicurato -. Non c'è una prima e una seconda fase. C'è un'azione di risanamento continua" ed insieme l'impegno "per la crescita". Il governo definirà nelle prossime settimane provvedimenti "articolati e organici" per rilanciare l'economia, ha annunciato. Il premier ha parlato, tra l'altro, di "riforma del mercato del lavoro per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne, le due grandi risorse sprecate del nostro Paese" e anche di "liberalizzazioni, l'eliminazione delle rendite che minano lo sviluppo. Non sono fissazioni ideologiche ma uno strumento essenziale di giustizia".
"Bloccare o rallentare il processo di liberalizzazione sarebbe una responsabilità grave", ha poi aggiunto. "Le liberalizzazioni le abbiamo iniziate e le proseguiremo. Le faremo insieme, non contro qualcuno ma a favore di tutti i cittadini", ha continuato. "Pensare che per superare la crisi serva a proteggere singoli settori è una illusione e crea danni irreparabili ai settori esposti alla concorrenza", ha chiarito il premier.
"Il sottoscritto è pieno di speranza e fiducia. Speranza e fiducia che vi invito a condividere", ha assicurato Monti. "Lo sforzo che abbiamo fatto noi e che avete fatto con successo voi, che ci avete persuaso, tutti i membri del Parlamento compresi quelli con manifestazioni di un meno evidente appoggio, ci ha aiutato a riflettere meglio - ha spiegato -. Questo processo di riflessione continerà anche senza la necessità che ci siano manifestazioni di ben visibile dissenso".
Al termine dell'informativa del presidente del Consiglio l'Aula di Montecitorio ha riservato un lungo applauso finale al premier. Ma alla fine dell'intervento, dopo le manifestazioni di solidarietà da parte della maggioranza, si sono uditi nettamente nell'emiciclo diversi fischi da parte della Lega. La seduta si è svolta, però, in una sostanziale atmosfera di calma a parte un paio di richiami all'ordine che il presidente Gianfranco Fini ha dovuto indirizzare nei confronti di un deputato della Lega.
LE MISURE DELLA MANOVRA: PENSIONI, CASA, CAPITALI
Casa - Arriva l'Imu (Imposta municipale unica) che sostituisce l'Ici. Si paga dal 2012 anche sulla prima casa e si calcola su rendite catastali rivalutate del 60%. Le aliquote dell'Imu sono dello 0,4% sulla prima casa (che i sindaci possono elevare fino allo 0,6%) e dello 0,76% sulle seconde e terze (che può arrivare all'1,06%). Alla detrazione di 200 euro per la prima casa si aggiunge uno sconto di 50 euro per ogni figlio a carico, fino a 26 anni di età, e per un massimo di 400 euro (otto figli). Il bonus totale può dunque arrivare fino a 600 euro. Colpiti anche gli immobili posseduti all'estero con una tassa dello 0,76%, da cui sottrarre come credito d'imposta quanto già versato al fisco straniero.
Pensioni - Estensione a tutti dal 2012 del sistema contributivo. Età di vecchiaia a 66 anni per gli uomini e 62 per le donne già nel 2012, ma a salire negli anni successivi. Parità nel 2018. Pensioni "anticipate" rispetto a quelle età se si raggiungono 41 anni di contributi (donne) e 42 (uomini). In via eccezionale, nel 2012 si andrà in pensione a 64 anni, con 35 anni di contributi. Per le donne, almeno 60 anni d'età e 20 di contributi. Chi esce prima dei 62 anni (a 60 o 61) ha un taglio dell'1% (2% per ogni ulteriore anno di anticipo). Nuove norme congelate per 65 mila lavoratori in mobilità. Nessun adeguamento all'inflazione degli assegni sopra i 1.400 euro per due anni. Contributo del 15% sulle pensioni d'oro (200 mila euro).
Tasse - Le aliquote Iva del 10 e del 21% saliranno di due punti dall'1 ottobre 2012 e dello 0,5% dall'1 gennaio 2014, se non ci saranno gli introiti previsti dal riordino delle agevolazioni fiscali. Aumentano le accise sul tabacco trinciato (e non sulle sigarette). Mentre è già in vigore l'aumento delle aliquote su benzina e diesel che salgono rispettivamente a 704,20 euro per mille litri (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro (+11,2 cent). Nelle Regioni cresce l'aliquota base dell'addizionale all'Irpef, già con riferimento retroattivo al 2011. Si passa dallo 0,9% all'1,23%, trascinando al rialzo tutte le addizionali esistenti, alcune già spinte oltre il massimo per rientrare dal deficit sanitario.
Patrimoniale - I capitali rientrati con lo scudo fiscale sono colpiti da un'imposta dell'1% nel 2012 che sale all'1,35% nel 2013 e diventa permanente allo 0,4% dal 2014. Il bollo in conto titoli viene esteso a tutti gli investimenti finanziari: 0,1% per il 2012 (tra 34,2 euro e 1.200 euro) e 0,15% per il 2013. Dal 2013 la tassa diventa proporzionale: sparisce il tetto massimo e dunque pagherà anche chi ha più di 1,2 milioni di euro investiti. Tasse anche sul lusso: per le auto superiori a 185 chilowatt di potenza (20 euro per ogni chilowatt eccedente), sulle barche sopra i 10 metri, su elicotteri e aerei privati in base al peso. La tassa diminuisce con il tempo (dopo 5, 10, 15 anni dalla data di costruzione).
Crescita economica - Deduzioni per le imprese che assumono a tempo indeterminato: 10.600 euro per ogni donna o giovane sotto i 35 anni (15.200 euro al Sud). Rafforzamento del fondo di garanzia per le imprese (oltre 20 miliardi). Ricostituzione dell'Ice (l'Istituto per il commercio estero). Agevolazioni fiscali per gli utili reinvestiti che rafforzano il capitale d'impresa. Sblocco di 3,8 miliardi per le opere strategiche. Liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali e sui trasporti (esclusi taxi). Nei prossimi 4 mesi saranno individuati i farmaci di fascia C per la libera vendita anche in parafarmacie e ipermercati. Gli Ordini professionali hanno tempo fino ad agosto del 2012 per rinnovare le loro regole.
Costi della politica - L'abolizione delle giunte provinciali (e delle Province) non sarà immediata, ma avverrà solo alla scadenza naturale delle giunte attuali e dunque dal prossimo mandato. I membri delle Authority scendono da 50 a 28. Inpdap e Enpals vengono accorpate nell'Inps. Su vitalizi e stipendi dei parlamentari si deciderà entro il mese di gennaio. Ci sarà un tetto massimo per gli stipendi nella Pubblica amministrazione pari al trattamento del primo presidente della Corte di Cassazione (circa 300 mila euro annui). Ma saranno possibili "deroghe motivate per le posizioni apicali". Se un dirigente viene chiamato a un secondo incarico rispetto a quello che svolge può sommare al suo stipendio solo il 25% della nuova retribuzione.
Lotta all'evasione - Tracciabilità fiscale per i pagamenti oltre mille euro e uso del contante entro questo livello. Stipendi e pensioni pagati dallo Stato in contanti solo fino a mille euro. Sopra questa soglia bisognerà dotarsi di conto corrente. I costi saranno agevolati per i meno abbienti (accordo da stipulare tra ministero dell'Economia e Abi, l'Associazione bancaria italiana). Sparisce il segreto bancario. Ogni movimentazione sul conto verrà comunicata all'Agenzia delle entrate in modo automatico. Eliminata l'imposta di bollo da 34,2 euro l'anno sui conti correnti e sui libretti con giacenza media annua fino a 5 mila euro. La commissione di massimo scoperto non potrà superare lo 0,5%.
Banche - Il Tesoro potrà rilasciare la garanzia statale sui finanziamenti erogati dalla Banca d'Italia alle banche italiane e alle succursali di banche estere in Italia fino al giugno 2012 per fronteggiare gravi crisi di liquidità. Questa garanzia di Stato varrà sulle passività degli istituti di credito con scadenza a tre mesi e fino a cinque anni. Sarà poi vietato ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e a funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti. Imprese e società avranno infine l'obbligo di indicare in dichiarazione dei redditi il numero dell'abbonamento alla Rai.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it]