''Non sono né un pacco, né un animale''
Prelievo a sorpresa per Bruno Contrada da parte della Polizia peniteziaria di Napoli
Sabato scorso alcuni agenti della polizia penitenziaria, su disposizione del giudice di sorveglianza di Napoli, si sono presentati, prima dell'alba, a casa della sorella di Bruno Contrada per trasferire l'ex funzionario del Sisde a Palermo, ma l'ex 007 è stato colto da malore.
"Non sono un pacco postale, né una cosa né un animale", ha replicato agli agenti di polizia penitenziaria che erano andati a prelevarlo. Lo ha riferito la stessa sorella Anna chiedendo "rispetto umano per la sua età e la sua malattia".
"Sono arrivati alle 5 e l'aereo che lo doveva portare a Palermo doveva partire alle 6.55 - ha aggiunto -, è stato come un blitz: lui si è sentito subito male, e noi non avremmo avuto neppure il tempo di preparargli un bagaglio per farlo partire. Non si fa così: occorre un minino di umanità".
"Bruno - ha ricordato poi la sorella - deve essere ancora sottoposto a un delicato intervento chirurgico, già fissato per giovedì prossimo a Napoli, non può rinviare. E poi prelevarlo di notte, con quel freddo: lui che soffre di bronchite cronica... Chiediamo rispetto". "Dopo l'intervento Bruno - ha concluso Anna Contrada - potrà tornare, finalmente a casa: lo accompagnamo noi all'aeroporto alla data e all'orario fissato mentre la scorta lo potrà prelevare allo scalo di Palermo".
Alla fine i medici hanno certificato che non può essere trasferito per motivi di salute e la 'traduzione' a Napoli è stata rinviata a data da destinare. Contrada è agli arresti domiciliari per scontare una condanna a 10 anni di reclusione per concorso esterno all'associazione mafiosa. [La Siciliaweb.it]