'O Scià
Affinché Lampedusa diventi luogo dell'unione, della riflessione sull'immigrazione, dell'arte dell'incontro
Lampedusa (AG) non solo l'isola degli sbarchi, ma anche luogo dell'unione, della riflessione giusta sull'immigrazione, dell'arte dell'incontro e della festa. Questo è il significato della seconda edizione di "O Scià: odori, suoni, colori delle isole d'Altomare", le tre serate-evento aperte a tutti, ideate e promosse da Claudio Baglioni, in programma da oggi fino al 25 settembre, sulla spiaggia della Guitgia a Lampedusa.
"L'immigrazione clandestina - ha sottolineato Baglioni - è un fenomeno drammatico e dolorosissimo. Allo stesso tempo, effetto e causa di gravissimi squilibri sociali, economici e culturali. Mi piacerebbe che la manifestazione riuscisse a rappresentare un punto di riferimento, uno spazio aperto importante, dove incontrarsi, conoscersi, e scoprire come le culture che abitano questo stesso mare hanno saputo e sanno trovare risposte ai grandi temi con i quali l’uomo non ha mai smesso, né smetterà mai, di confrontarsi".
Le tre serate di concerti non hanno la caratteristica del Festival - ha spiegato l'artista - ma dello scambio, del duetto o del duello simpatico "e la scelta della spiaggia è per ricordare il buon vecchio romantico falò, quando si consumava del bel tempo insieme".
"E' una festa - ha detto Baglioni - un passo per un percorso, che mi auguro duraturo, di incontro felice e pacifico tra linguaggi, tradizioni e differenze di culture unite dal Mediterraneo e non solo, perché bisogna avere voglia e non paura di stare insieme agli altri".
L'idea di 'O Scià, che in dialetto isolano vuol dire "mio respiro" ed è la forma più affettuosa e gentile di saluto al prossimo, nasce in sordina lo scorso anno dalla voglia di presentare queste isole in modo diverso da come quotidianamente vengono mostrate dai Tg e dai giornali, cioè come approdo per tanti disperati con un po' di speranza.
Nel 2003, anno d'esordio dell'iniziativa, sono state circa 8000 le persone presenti sulla spiaggia e Baglioni tenne un concerto gratuito. Il cantante romano si augura che 'O Scià possa trasformarsi in un appuntamento per tutto l'anno in cui discutere i problemi dell'isola e trovare idee buone per risolverli, per questo assicura che l'evento non diventerà mai una sorta di Cantagiro o Festivalbar di Lampedusa.
All'interno delle tre giornate, inoltre si terranno anche incontri sui problemi dell'isola. "E' un riflettore - ha commentato Bruno Siragusa, sindaco di Lampedusa e organizzatore dell'evento insieme a Baglioni - che si accende sull'isola e ci permette di portare fuori il messaggio che l'immigrazione clandestina è un problema che ha bisogno dell'impegno di tutta la comunità europea. Speriamo che gli artisti apportino belle idee a quello che la mia amministrazione vuole fare. Per ora, grazie ai finanziamenti del ministero dell'Economia abbiamo potuto iniziare un master plan di 18 mesi che ci porterà alla presa d'atto delle principali problematiche".
Ma come mai un artista romano l'ideatore di un evento che rappresenta un isola siciliana? Baglioni ha sempre considerato Lampedusa come una sorta di avamposto esotico dell'Italia, e ammette di aver provato una passione virulenta quando nel 1998 vide l'isola per la prima volta.
Molti i musicisti e attori che si alterneranno sul palco, dando vita a duetti, performance inedite, appassionati e appassionanti assoli.
Tra gli artisti che hanno confermato la loro partecipazione ci sono i Baraonna, Luca Barbarossa, Simona Bencini, Edoardo Bennato, Enrico Brignano, Massimo Bubola, Luca Carboni, Niccolò Fabi, Eugenio Finardi, Irene Grandi, Enzo Iachetti, Pino Insegno, Rosa Martirano, Nek, Max Pezzali, Raf, Ron, Enrico Ruggeri e Andrea Mirò, Mario Venuti.
Le serate-evento sono prodotte e organizzate da Bag, Friends & Partners e il Sestante, in collaborazione con il Comune di Lampedusa e Linosa, Assessorato Turismo e Spettacolo e Cultura, con il Patrocinio della Regione Sicilia e della Provincia regionale di Agrigento,dell'A.A.P.I.T. e della Camera di Commercio di Agrigento.
(Nella foto ad inizio pagina: "Soffio" di Leonardo Cumbo)