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"Oceano Mediterraneo"

Un acquario a Palermo: dagli industriali pronto un finanziamento da 50 mln di euro

15 febbraio 2014

Un acquario in città. È il progetto di Confindustria Palermo per cambiare il volto del capoluogo e farlo diventare un polo attrattivo per investimenti e turismo. L'idea è stata presentata dall'Associazione degli industriali, il progetto sarà dell'architetto Ettore Piras, che ha già firmato l'acquario di Genova, e a finanziarlo saranno solo ed esclusivamente privati, per cinquanta milioni di euro. In prima fila banche e fondi di investimento.
Saranno coinvolti il Comune, la Regione, la Camera di commercio, ma anche Cnr, Ismett e Università, perché l'acquario sarà un grande polo di ricerca scientifica simile per grandezza a quello della Città della Lanterna, ma con specificità legate al territorio.

Il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, pretende "tempi europei" per la sua realizzazione. "Oggi - ha spiegato - presentiamo il progetto dell'acquario a Palermo, un grande progetto per cambiare il volto di questa città, per farla diventare un polo attrattivo per investimenti e turismo. Un fiore all'occhiello per tutta la Sicilia. Ma dobbiamo crederci tutti, questa è un'operazione grande, ma che appartiene a tutti. Ci tengo che vengano rispettati i tempi, che si aggirano attorno a due anni facendo una media sulle realizzazioni di opere simili in Europa. Ma se i tempi non verranno rispettati, faremo l'acquario da un'altra parte".
Presente alla presentazione del progetto, che si chiamerà "Oceano Mediterraneo", l'architetto Ettore Piras: "Ci saranno più specificità rispetto a Genova, da questo punto di vista sarà più grande - ha detto Piras -. Non vogliamo fare una copia di altri acquari, vogliamo che Palermo sia un occhio aperto sul Mediterraneo. I luoghi dove sorgerà sono in fase di studio, abbiamo individuato la Cala, oppure la Bandita o anche vicino villa Igiea, in tutti questi tre posti ci sono degli spazi che si prestano al progetto".

Il Comune ha colto subito la palla al balzo. Il sindaco Leoluca Orlando ha sposato l'iniziativa e apprezzato l'idea della finanza di progetto. L'acquario avrà una capienza di circa 14 milioni di litri, per sei vasche. A Genova l'impianto ha rivoluzionato l'economia della città, generato un flusso annuo di novecentomila visitatori  e circa duemila posti di lavoro. Per quanto riguarda la sede, Orlando sarebbe più propenso per la Bandita: "Temo un eccesso di impatto ambientale alla Cala. Inoltre, con l'acquario alla Bandita riqualificheremmo l'Oltre Oreto. Contiamo infatti di rendere nuovamente balneabile la costa sud entro tre anni per alleggerire la pressione su quella nord".
Entro due mesi il Comune dovrà dare le sue prime risposte in materia urbanistica. Da quel momento scatteranno quattro mesi per la progettazione esecutiva, mentre ci vorranno due anni per la realizzazione.

Presenti alla presentazione, tra gli altri, l'assessore regionale Patrizia Valenti, l'assesssore comunale Marco Di Marco, il presidente di Confcommercio Palermo Roberto Helg, ma anche consiglieri comunali, imprenditori e ricercatori. "La forma del project financing è quella che il comune promuove da tempo - ha detto l'assessore Di Marco -. L'acquario ed il progetto sulla Fiera del Mediterraneo sono i primi due che si sosterranno economicamente in questo modo. Vogliamo puntare su una riqualificazione ambientale e questo è un progetto importante per la città".

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15 febbraio 2014
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