"ODISSEA - Transiti in videomapping". Il 16 luglio a Palazzo Aragona-Cutò, a Bagheria
Lunedì 16 luglio 2012 dalle ore 21.00 alle ore 23.00 un’ala del palazzo dei Principi Aragona - Cutò (via Consolare, 18 - Bagheria) accoglierà l'opera audiovisiva "ODISSEA - Transiti in videomapping".
Il videomapping è una tecnica di videoproiezione che permette di "animare" le superfici di un oggetto tridimensionale reale. Nulla è lasciato al caso: prospettiva, punto di vista, posizionamento del videoproiettore, assenza di fuoricampo, sono tutti elementi che vanno attentamente ponderati in fase di progettazione della mappatura al fine di conferire allo spettatore un profondo grado di immersione nell'opera.
La location scelta per il videomapping ispirato all'Odissea si situa tra lo spazio aperto e di transito che si origina dalla rampa di una delle scalinate simmetriche che consentono l'accesso al piano nobile del Settecentesco palazzo dei Principi Aragona-Cutò di Bagheria con le sue sovrastanti architetture e lo spazio chiuso delimitato da una porta che consente l’accesso ad alcune stanze dello stesso.
Non è la prima volta che l'équipe di ricerca del LUM si confronta con il testo omerico, già nel 1987 il compianto Michele Mancini aveva ripercorso i luoghi siciliani dell'Odissea secondo l'ipotesi Butler-Barrabini elaborando per la RAI un video analitico intitolato "Falsi ritorni". A distanza di 25 anni, una rinnovata équipe del LUM si riconfronta con il testo omerico.
Qui i vari approdi di Ulisse sono intesi nell'accezione di "transiti" (mete di passaggio), soglie, limiti, frontiere il cui attraversamento è conseguente al superamento di "prove". Le prove cui è sottoposto l'Ulisse del videomapping riguardano: i Lotofagi, i Ciclopi, Circe, l'Ade, le Sirene, la gara con l'Arco. Ogni fase è intervallata dal viaggio verso un nuovo approdo, rappresentato dalla metamorfosi dello spazio monumentale in dispositivo di viaggio.
"Odissea - Transiti in videomapping" è un videomapping prodotto dal LUM - Laboratorio Universitario Multimediale "Michele Mancini" dell'Università di Palermo ed è stato realizzato dagli allievi del Corso di "Progettazione di spazi ed eventi multimediali" (prof. Rino Schembri) nell'ambito del Corso di Laurea Magistrale in "Scienze dello Spettacolo Multimediale" dell'ateneo palermitano (presieduto dal prof. Renato Tomasino) che dal nuovo accademico 2012-2013 si trasformerà in "Teatro, Cinema e Spettacolo Multimediale".