''Pagate l'immigrazione clandestina''
Mentre a Lampedusa riprendono gli sbarchi, la Lega vuole far pagare ai regolari i permessi di soggiorno
Dopo quelli del periodo natalizio, gli sbarchi a Lampedusa erano cessati. Fino a questa notte. Nell'isola sono infatti giunti complessivamente 490 clandestini. Tre le operazioni di soccorso coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di porto di Palermo.
Il gruppo più numeroso è quello intercettato da una nave della marina militare circa 58 miglia a sud dell'Isola, dove è stato soccorso un barcone con 326 immigrati, tra cui 21 donne e 9 bambini. Le operazioni di soccorso in questo caso si sono concluse alle 3.55. Un secondo barcone con 159 clandestini, tra cui 3 donne, è stato invece intercettato sotto costa, nei pressi di Lampedusa. Una ventina di immigrati si sono tuffati in acqua e hanno raggiunto la riva a nuoto. Sono stati trovati su alcuni scogli. In questo caso le operazioni di soccorso sono state ultimate alle 2.35. Altri cinque cittadini extracomunitari, tutti maschi, sono stati invece intercettati a terra, intorno alle 1.15, nei pressi della spiaggia della Guitgia.
Tutti i clandestini sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza dell'Isola, dove si trovano ospitate un migliaio di persone, a dispetto della capienza di 700 posti...
Ieri mattina in visita a Lampedusa è arrivato il ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Spero che il 2009 sarà l'anno della fine dell'emergenza sbarchi clandestini a Lampedusa, così come il 2008 è stato l'anno record per gli arrivi". Questo ha detto il ministro che nell'isola delle Pelagie ha incontrato le autorità locali, accompagnato dal capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero prefetto Mario Morcone. "Entro gennaio - ha spiegato Maroni - entrerà in vigore l'accordo con la Libia che prevede il pattugliamento delle coste del paese africano". In questo modo si concluderanno "gli sbarchi prima della stagione turistica e Lampedusa tornerà ad essere conosciuta come una delle più belle isole del Mediterraneo e non come la porta di ingresso dei clandestini in Europa".
Il ministro ha reso noto, inoltre, che nel giro di poche settimane saranno rimpatriati tutti i clandestini sbarcati negli ultimi giorni a Lampedusa. "Chi è arrivato nelle scorse settimane e chi dovesse arrivare prossimamente - ha detto Maroni - rimarrà sull'isola e da lì sarà rimpatriato, perché vogliamo dare il segnale chiaro che chi arriva qui viene rispedito a casa". Molti, infatti, ha sottolineato Maroni, "arrivano a Lampedusa con la speranza di essere poi portati in altri centri per immigrati in Italia da dove poter far perdere le proprie tracce: questo non succederà più e ci saranno i rimpatri direttamente da Lampedusa, dopo il primo che ha riguardato cittadini egiziani, avvenuto nei giorni scorsi".
Sempre ieri di immigrati e immigrazione si è parlato in Parlamento in riferimento ad un emendamento della Lega al Dl anticrisi. L'emendamento, che prevede una tassa di 50 euro per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno agli stranieri e obbliga gli immigrati che aprono una partita Iva a fare una fidejussione di 10mila euro, ha ottenuto il parere favorevole del governo e dei relatori. Il gettito, è scritto nella modifica, verrà destinato ai Comuni di residenza dei cittadini stranieri e utilizzato per l'attuazione di politiche di sostegno alle famiglie (italiane) e per il controllo del territorio.
L'emendamento ha fatto subito scoppiare la polemica dell'opposizione, ma anche all'interno della maggiornaza, tanto che il relatore al Dl anticrisi Massimo Corsaro e il sottosegretario all'Economia Luigi Casero hanno smentito il favore da parte del governo.
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intevenuto sulle questione, si è augurato che "la maggioranza rifletta prima di varare norme che nulla hanno a che vedere con la doverosa lotta all'immigrazione clandestina, e che sono oggettivamente discriminatorie nei confronti dei lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale".
In serata il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas, ha precisato che "non c'è nessun parere favorevole del governo sull'emendamento", in quanto "il governo stesso è contrario all'aumento delle tasse e non ha alcuna intenzione di scoraggiare la libera intrapresa da parte di chiunque nel territorio nazionale, tanto più in questo difficile momento economico". Ha poi precisato l'altro sottosegretario all'Economia, Luigi Casero: "Governo e relatori di maggioranza hanno dato un parere né favorevole né contrario; l'esame è stato infatti rinviato".
Al presidente Fini ha risposto il deputato della Lega Nord Claudio D'Amico, che ha firmato l'emendamento, specificando che nelle proposte della Lega "non è presente nessuna discriminazione". E ha aggiunto: "Visto che i costi per la gestione dell'immigrazione attualmente ricadono sulla fiscalità generale, e quindi sulle tasche di tutti i cittadini del paese, riteniamo necessario che anche gli stessi immigrati compartecipino e contribuiscano con una piccola parte a queste spese che li riguardano direttamente, come del resto già avviene in misura molto più alta nella maggior parte degli altri paesi europei".
La divisione tra governo e maggioranza sull'argomento viene alla luce anche dalle affermazioni del ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi: "Così come è stato concepito l'emendamento della Lega al decreto anticrisi, che propone una tassa di 50 euro per ottenere il permesso di soggiorno, è inaccettabile, anche perché il tema non è mai stato affrontato in Consiglio dei ministri. Inoltre, i 10 mila euro come fidejussione rappresentano un'enorme stupidaggine se non una follia".
E sono state forti, ovviamente, le critiche arrivate dall'opposizione. "Si tratta evidentemente di una misura ampiamente discriminatoria con una certa venatura di razzismo", ha attaccato Walter Veltroni. "Per l'emendamento sugli immigrati - ha aggiunto il leader del Pd - vale esattamente quello che ha detto il presidente della Camera Fini". Il ministro dell'Interno del governo ombra del Pd Marco Minniti ha parlato di "atteggiamento miope e sbagliato, che produce effetti contrari rispetto a quelli sperati. C'è infatti un complesso di proposte che mira a rendere più difficile la strada dell'integrazione. Una sorta di percorso ad ostacoli che non agevola il percorso di integrazione che non aiuta a combattere l'immigrazione clandestina".
Critiche forti sono arrivate anche dal segretario di Prc Paolo Ferrero: "La considero una misura discriminatoria e razzista, perché gli immigrati pagano già 70 euro per avere il rinnovo del permesso di soggiorno che, in questo modo, viene trasformata in una tassa. E' pazzesco perché, per una famiglia di quattro persone, inizia a diventare una mensilità". Per Claudio Fava, segretario nazionale di Sinistra Democratica, "con la vergognosa proposta della Lega, accolta con favore dal governo Berlusconi, l'Italia va verso una società per caste". Mentre il capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori Massimo Donadi ha chiesto che "la Lega la smetta di avanzare proposte razziste, sciocche e demagogiche". Infine, per Paolo Cento (Verdi), "se la proposta delle Lega di tassare il permesso di soggiorno dovesse divenire legge bisognerà pensare a come garantire agli immigrati strumenti di resistenza fiscale contro una norma fortemente razzista e profondamente ingiusta".
[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it]