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"Phil Stern. Sicily 1943"

70 anni dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia, una grande mostra del celebre fotografo Usa Phil Stern

11 luglio 2013

PHIL STERN. SICILY 1943
Galleria Credito Siciliano - Piazza Duomo, Acireale
Fino all’8 settembre 2013
Mostra a cura di Ezio Costanzo

Giusto settant’anni dopo l’avvio dell’Operazione Husky che portò le truppe alleate a conquistare la Sicilia, la Galleria Credito Siciliano, ad Acireale, propone una grande mostra in cui lo Sbarco rivive nelle immagini del celebre fotografo statunitense Phil Stern.
La mostra offre l’opportunità a Stern, oggi 93 enne, di tornare sui luoghi da lui raccontati nel 1943 e questo suo viaggio nel tempo, le impressioni a settanta anni di distanza, saranno oggetto di un documentario curato da Ezio Costanzo per la regia di Filippo Arlotta.

La mostra "Phil Stern. Sicily 1943" è curata da Ezio Costanzo con una ricerca dall’Imperial War Museum di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra.
Attraverso le potenti immagini di Stern e quelle di taglio documentario dall’Imperial War Museum rivivono i diversi momenti di quella che è stata una delle più imponenti operazioni della seconda guerra mondiale.
Al comando di Patton (VII Armata Usa) e Montgomery (VIII Armata britannica) nelle prime ore del 10 luglio 1943 sbarcarono sull’isola 160 mila soldati anglo-americani.
Le truppe americane raggiungono Gela, Scoglitti e Licata, mentre le truppe britanniche occupano il litorale sud orientale dell’isola, tra Marzamemi e Siracusa.
La difesa della Sicilia è affidata a 220 mila soldati italiani e a 30 mila tedeschi.
Il 22 luglio Patton conquista Palermo e il 17 agosto raggiunge Messina, ultima meta dell’Operazione Husky.

La conquista dell’isola non sarà una semplice passeggiata per gli anglo-americani che lasceranno sul campo oltre 5000 morti in soli 38 giorni.
Il 3 settembre, a Cassibile (Sr) l’Italia firma l’armistizio (reso pubblico alla radio l’8 settembre dal generale Badoglio) con gli Alleati che sancisce la resa incondizionata.

La mostra prodotta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese è certamente una rilettura di una pagina di storia siciliana e italiana ma è anche una grande mostra di fotografia. È la prima ampia monografica dedicata a Phil Stern "fotografo di guerra". Viene infatti presentato un aspetto tra i meno noti della sua produzione fotografica con il quale ha iniziato la carriera.

Maestro del bianco e nero, Stern è celebre per i ritratti dedicati ai grandi divi dello star system americano. Sue sono molte delle più intense immagini di James Dean, di cui fu amico personale, e di Marilyn Monroe, così come di Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, degli altri grandi del jazz o di Frank Sinatra.
Era il fotografo che "si trovava sempre al posto giusto al momento giusto" e che in più sapeva creare un’empatia intesa con il soggetto fotografato, catturandone immagine e vezzi sempre con garbo e ironia. Spesso il suo è un lavoro dietro le quinte, che umanizza il soggetto, lo avvicina al lettore.

Stern, discendente da ebrei russi immigrati negli States, cresce nel Bronx. La sua carriera, non ancora conclusa, inizia con le collaborazioni a Friday e poi a Life, Collier’s, Look. Quindi il lavoro per il cinema e la collaborazione con Orson Welles in Citizen Kane.
Nel ’41, Stern parte per il fronte; volontario in nord Africa viene ferito in Tunisia. Come corrispondente di guerra per la rivista delle forze armate Usa segue lo sbarco in Sicilia dove è ferito e a seguito di questo riceve, con il rimpatrio, una decorazione di guerra. Anche nelle foto sui diversi campi di battaglia, Stern conserva la propria freschezza d’autore. Alla necessaria ufficialità accompagna la capacità di racconto di umanità viva e vera. Non dissimilmente da quanto faceva nei set delle grandi produzioni hollywoodiane.

Accanto a 70 immagini di Stern in grande formato, a documentare il periodo che va dalla notte tra il 9 e il 10 luglio, data di avvio dello sbarco, all’annuncio dell’Armistizio italiano dell’8 settembre (date non a caso scelte come data di inizio e conclusione della mostra) sarà allestito un video slideshow - documentario a cura di Carmelo Nicosia responsabile del dipartimento di Fotografia e Video dell’Accademia di Belle Arti di Catania, che darà allo spettatore un’idea di alcuni dei luoghi dello Sbarco oggi anche attraverso le impressioni a commento di Stern. Ulteriori 100 immagini, provenienti dagli archivi dell’Imperial War Museum di Londra, scattate dai combat cameraman nel corso dell’invasione dell’Isola, concluderanno il percorso della mostra dedicata a Phil Stern.

Mostra prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con la collaborazione di Fahey/Klein Gallery, Los Angeles, CPiREPS Creative Photographer Inc., Provincia Regionale di Catania, Accademia di Belle Arti Catania, Dipartimento Foto e Video, Le Nove Muse Editrice, Museo Storico Sbarco in Sicilia, Sheraton Catania, Regalpetra Viaggi, Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo, Sicily Tasting Network, Tenuta Barone La Lumia.

NOTA A CURA DI EZIO COSTANZO
Phil Stern, il celebre fotografo dei divi dell’epoca d’oro di Hollywood (Marilyn Monroe, James Deen, Frank Sinatra, John Wayne e tanti altri) torna in Sicilia dopo 70 anni per inaugurare la sua mostra di fotografia sull’occupazione anglo-americana dell’isola dell’estate del 1943. La mostra "Phil Stern. Sicily 1943" è una prima mondiale assoluta e le immagini che Stern esporrà ad Acireale, dal 10 luglio all’8 settembre, alla Galleria del Credito siciliano, sono tutte inedite e racchiudono una pagina di storia molto personale dell’allora giovane fotografo di Stars & Stripe, arruolatosi volontario nei Rangers del colonnello William Orlando Darby.

Stern (che oggi ha 93 anni) sbarca in Sicilia, a Licata, il giorno del D-Day, l’alba del 10 luglio 1943. Qualche mese prima era stato ferito lievemente in Africa ma in poco tempo riesce a superare quel brutto momento. All’epoca ha 24 anni e dal primo momento che mette piede sul suolo siciliano, accolto da un sole cocente ma soprattutto dai colpi di mortai sparati dagli italo-tedeschi, comprende che fotografare gli avvenimenti di guerra dell’Operazione Husky non sarebbe stato per nulla facile, molto diverso dal fotografare i morti ammazzati di New York per la Police Gazette, la prima rivista che alla fine degli anni Trenta gli aveva assicurato una paga mensile.

L’idea della mostra nasce circa due anni fa. Svolgevo una ricerca ai National Archives di Washington sulla guerra in Sicilia e mi imbattei in una fotografia che ritraeva i corpi di due soldati tedeschi carbonizzati tra le lamiere di un mezzo blindato sul ciglio di una strada. Nella foto, in alto a sinistra, si notava chiaramente un carretto siciliano con sopra un contadino. Senza dubbio quell’immagine era stata scattata in Sicilia durante l’occupazione anglo-americana. Sul retro della foto, oltre ad alcuni timbri militari, vi era un nome, segnato a matita: “Phil Stern”. Mi chiesi subito se si trattasse dello stesso Stern fotografo di Kennedy e dei divi di Hollywood. Feci una ricerca ed ebbi la conferma: era proprio lui. Ignoravo, fino ad allora, che fosse stato in Sicilia nel 1943.

Lo contattai proponendogli la mostra in occasione del 70° anniversario dello sbarco angloamericano in Sicilia che ricorre proprio quest’anno. La risposta che ebbi fu davvero straordinaria: "Tutto ciò è meraviglioso - mi scrisse in una email che gelosamente conservo - Mi piace il tuo progetto e sarà felice di collaborare in ogni modo possibile. Ho ancora molti negativi significativi che non sono stati stampati..."
Qualche giorno dopo parlammo via Skype. Assieme a lui il figlio Peter e la nipote Ashley. Mi raccontò alcuni episodi di quel lontano 1943. Poi, riparlando della mostra, azzardai una proposta, sapendo della sua età. Dissi: "La mostra dovrà inaugurarla lei...". Seguì un breve silenzio. Poi Stern rispose: "Beh... sarà un’avventura ma verrò in Sicilia. Tu pensa ad organizzare la mostra...." E aggiunse: "Però fai presto...".

Le fotografie di Stern in Sicilia sono fotografie piene di pathos e raccontano non solo la vita militare di quei giorni (lo sbarco, le azioni di battaglia, gli spostamenti delle truppe, l’occupazione delle città isolane) ma anche la vita sociale, la gente dell’isola nei tanti paesi attraversati dai soldati americani, gli sguardi fugaci delle donne, l’incredulità degli anziani, la spensieratezza dei bambini malgrado vestano i panni della povertà e degli stenti.

La mostra rappresenta un grande evento culturale dalla duplice valenza: artistica e storica. E questo perché nelle foto del giovane Stern (nel luglio del 1943 egli aveva 24 anni) non c’è solo il documento, ovvero la rappresentazione, quanto più fedele possibile (era questo il compito dei combat cameramen) di ciò che in quei momenti stava accadendo davanti ai suoi occhi; c’è pure lo sguardo, discreto, verso tutto ciò che ruota attorno a quei momenti di morte, ovvero c’è la gente e la vita della gente, c’è il momento di relax del soldato, c’è lo sguardo smarrito dei prigionieri, l’abbraccio dei contadini.

La storia diventa arte nelle foto di Stern e perfino i mezzi militari, le armi, il mare affollato da minacciose imbarcazioni, i carri armati che solcano l’assolato entroterra siciliano diventano straordinari oggetti compositivi. Egli racconta l’evento guerra, documenta la storia ma il suo sguardo va oltre la storia, riuscendo a percepire, in quel mondo tragico che lo circonda, i segni della poesia che poi ci restituisce in immagini colmi di rara umanità e bellezza. [http://eziocostanzo.blogspot.it]

INFO
Orari e ingressi: da mercoledì a domenica 18.00 - 21.30. Chiuso lunedì e martedì - Aperture straordinarie su prenotazione.
INGRESSO LIBERO
Informazioni al pubblico: Galleria Credito Siciliano tel. +39 095.600.208
www.creval.it

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11 luglio 2013
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