''Potrei anche ritenere interrotta la mia esperienza di sindaco a Salemi''
Il sindaco Vittorio Sgarbi contro il progetto di chiusura degli ospedali di Salemi e Pantelleria
Nei giorni scorsi il Sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, aveva pubblicamente contestato il progetto di chiusura degli ospedali di Salemi e Pantelleria prospettato dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. "Osservo la singolare miopia e incompetenza dell'assessore regionale alla Sanità - aveva detto Sgarbi -, meravigliandomi anche del sostegno del presidente Lombardo, i quali nell'imminenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e con il grande fervore che si muove intorno a Salemi - visitata da viaggiatori e giornalisti grazie alle importanti iniziative promosse in questi mesi - pensano di chiudere l'ospedale invece di sostenerne le specialità e la particolare qualità di assistenza: una prospettiva miope e grottesca, soprattutto se affiancata alla stessa ipotesi di chiusura per l'ospedale di Pantelleria, una delle località siciliane più frequentate e in continuo sviluppo il cui l'isolamento presuppone una necessità evidente - salvo che a ciechi - di una struttura ospedaliera efficiente. La proposta di chiudere Salemi e Pantelleria è il punto di maggiore fragilità di un progetto di riforma che va contrastato in ogni modo con forze politiche e manifestazioni di cittadini rispetto ad una politica cieca e contro la vita" (LEGGI).
Il sindaco Sgarbi è tornato, dunque, sul progetto di riforma sanitaria del Governo siciliano e ha così risposto sia all'assessore Russo che al Presidente Lombardo: "Preso atto delle puntualizzazioni dell'assessore Russo, voglio sottolineare che né verso di lui e la sua professionalità, né tanto meno verso l'amico Presidente della Regione io intendevo indirizzare contumelie, ma indicare una ineludibile strada da percorrere insieme per l'impegno del tutto gratuito e senza indennità che muove con spirito missionario o, altamente politico, me e i miei assessori, in particolare Oliviero Toscani che finanzia molte attività senza ricevere alcun finanziamento dalla Regione per idee ed impulsi di cui tutto il mondo è a conoscenza e che sono stati riconosciuti anche dai 16 rappresentanti della stampa estera ospitati proprio dal Presidente Lombardo.
In questa logica non si può innalzare il nome, l'immagine e la vitalità di una città (e questo vale oggi per Salemi ma da anni vale anche e soprattutto per Pantelleria) e privarla di quei servizi primari dei quali l'ospedale è l'emblema più necessario. Mentre la città cresce non le si può togliere quello che ha al di là di direttive e piani di rientro.
Così al Presidente Lombardo rivolgo intanto una prima domanda: mentre ammirano e traggono anch'essi beneficio dal lavoro che svolgiamo a Salemi, perché, prima di una qualunque decisione e al di là di direttive astratte, l'assessore Russo, in rapporti amichevoli con me e con i miei assessori, non è venuto in visita all'ospedale di Salemi per apprezzarne le risorse, la pulizia e i reparti di riconosciuta qualità rispetto ad altri ospedali, e da preservare, non da abolire, in cambio di un ospizio per lungodegenti e, forse, senza neppure un pronto soccorso?
Allo stesso modo, per l'attenzione che meritiamo, che ci è dovuta, così come ci vengono chiesti - a me e a Toscani in particolare - impegni per tutta l'Isola, non sarebbe stata, vista la sua competenza ed esperienza, inopportuna un visita dello stesso Presidente Lombardo, per apprezzare il funzionamento e i servizi garantiti dall'ospedale di Salemi.
E' soltanto per quest'ordine di considerazioni che io ho dichiarato di essermi meravigliato di una mancanza di attenzione per una città di cui parlano i giornali di tutto il mondo. Ed in questo senso va intesa anche l'infelice espressione di 'una Sicilia allo sbando', pensando a molte realtà più in balia della criminalità ma senza prospettive e progetti che ne indichino un futuro desiderato e desiderabile da parte di tutti i siciliani, del Presidente della Regione e mia.
E se la collaborazione per un risultato, al quale noi diamo tutte le energie, non dovesse esserci, e se il segnale di mancata attenzione dovesse essere la chiusura dell'ospedale di Salemi, io potrei anche ritenere interrotta la mia esperienza di sindaco a Salemi e rinunciare a spendere energie senza trovare da parte delle autorità regionali disponibilità, attenzione particolare e garanzie di scelte non fatte sulla carta ma valutate le circostanze. Queste circostanze a Salemi e per la Sicilia sono un esempio e un modello per cui vogliamo non riconoscenza, ma riconoscimento.
Ecco la ragione delle mie parole, senza alcuna animosità, se non specifica nei confronti dell'assessore Russo e del Presidente Lombardo, ai quali resta la mia stima personale, ma li voglio partecipi alla nostra impresa.
All'assessore Russo voglio aggiungere: la miopia è un difetto correggibile fisicamente, ma molto pericoloso metaforicamente".
Nino Ippolito
Ufficio per la Comunicazione del Comune di Salemi
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