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''Primo diritto, vivere''. L'Unicef celebra la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

20 novembre 2007

''Secondo la Convenzione sui diritti dell'infanzia, quattro sono i principi fondamentali attraverso i quali interpretare tutti i diritti umani riconosciuti ai bambini ed agli adolescenti: il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (fisico, mentale, spirituale, psicologico e sociale), il principio del superiore interesse del bambino e dell'adolescente, il principio dell'ascolto e il principio di non discriminazione. Come Unicef Italia ci assumiamo l'impegno di utilizzare questi principi come elementi fondanti della nostra attività, per questo apriremo nuovi terreni d'intervento e ricercheremo nuove alleanze''.
Questa la dichiarazione del presidente dell'Unicef Italia, Antonio Sclavi, per la ''Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza'' che si celebra oggi, martedì 20 novembre, e che coincide con i 18 anni della Convenzione sui diritti dell'infanzia.

Con lo slogan ''Primo diritto, vivere'', l'Unicef Italia ricorda che il diritto alla vita e alla salute per milioni di bambini, soprattutto dei paesi in via di sviluppo, viene continuamente ostacolato da malattie, guerre, abusi e povertà. ''Per chi come noi si occupa di diritti umani'', ha detto Sclavi, ''è fondamentale ribadire con forza che 'sicurezza' ha un significato ampio, non significa soltanto 'pubblica sicurezza', ossia l'attività della pubblica amministrazione diretta alla tutela dell'ordine pubblico, ma anche sicurezza sociale: misure che garantiscano diritti quali l'istruzione, la salute, l'accesso ai servizi sociali''. Inoltre, ''attraverso le politiche sui diritti umani ogni Stato può scegliere di dare priorità alla distribuzione delle risorse a favore delle aree più disagiate, dei gruppi più svantaggiati in Italia come nel resto del mondo''. Ed è ''per questo oggi proponiamo non di 'celebrare' ma di assumere nuovi impegni''.
Sclavi ha ricordato che la ''Convenzione va considerata come uno 'strumento di lavoro', in essa possiamo trovare risposte ai tanti interrogativi della nostra epoca. Utilizzandola possiamo trovare risposte fondate sui diritti umani alle questioni vecchie e nuove dei bambini e adolescenti migranti, lavoratori, sfruttati, analfabeti, a quelli privi di cure sanitarie, a quelli privati di un nome all'anagrafe e della possibilità di sopravvivere a causa di conflitti''.

''Anche nel nostro Paese - ha ricordato ancora il presidente di Unicef Italia -, a partire dalla ratifica della Convenzione nel 1991, molte sono state le iniziative di sensibilizzazione compiute per diffonderla. Il legislatore nazionale, così come quello regionale, si è più volte ispirato ad essa: politiche e procedure sono state cambiate''. In conclusione ha sottolineato la necessità di fare ancora molto ''soprattutto sul terreno del necessario e indispensabile cambiamento culturale, dell'assunzione di precise responsabilità da parte di genitori, insegnanti, avvocati, magistrati, sindaci, giornalisti, politici, e operatori dei servizi sociali. E' necessario coinvolgere le famiglie e le comunità stesse nelle quali vivono i minorenni. Una cultura dei diritti dei bambini e degli adolescenti merita un impegno comune e condiviso''.

Numerose le iniziative previste a livello istituzionale e mediatico per questa giornata, due le principali a livello internazionale. A New York, in occasione del 18° anniversario della ratifica della Convenzione sui diritti dell'infanzia, lo scrittore ed ex bambino-soldato Ishmael Beah verrà nominato Youth Ambassador dell'Unicef per i bambini colpiti dalla guerra. Saranno presenti il Direttore generale dell'Unicef Ann M. Veneman e Savitri Goonesekere, autore di ''Protecting the World's Children''.
A Ginevra, nel Palazzo delle Nazioni Unite, si tiene oggi una tavola rotonda, in cui Philip O'Brien, Direttore dell'Ufficio regionale dell'Unicef per l'Europa, Marta Santos Pais, Direttore del Centro di Ricerca dell'Unicef Innocenti di Firenze, e rappresentanti di altre organizzazioni si confronteranno con studenti dell'International School di Ginevra.

In Italia, con lo slogan ''Il primo diritto, vivere'' l'Unicef ricorda anzitutto che il diritto alla vita e alla salute per milioni di bambini, soprattutto dei paesi in via di sviluppo, viene continuamente ostacolato da malattie, guerre, abusi e povertà.
La RAI promuove per oggi una ''Giornata Rai-Unicef per i diritti dell'infanzia'': per l'occasione, sulle reti Rai sono previsti numerosi spazi informativi dedicati ai diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia.
La celebrazione ufficiale della ''Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza'', promossa dalla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, si svolgerà al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dei Ministri Rosy Bindi, Politiche per le famiglie e Paolo Ferrero, Solidarietà sociale, e di Anna Maria Serafini, Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia. Una delegazione di bambini e ragazzi, selezionati dal Gruppo partecipazione del Coordinamento PIDIDA (Per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che raccoglie oltre 40 Ong italiane) interverrà all'incontro, facendo ascoltare il punto di vista e le opinioni dei ragazzi. All'incontro al Quirinale interverrà anche il Presidente dell'Unicef Italia, Antonio Sclavi.
Moltissime le iniziative in tutta Italia in occasione del 18° anniversario della Convenzione, promosse da Autorità locali, Regioni e Sindaci e dai Garanti per l'infanzia presenti in molte regioni italiane. Centinaia di volontari dei Comitati regionali e provinciali dell'Unicef sono mobilitati in tutta Italia con iniziative e manifestazioni. Per questa giornata l'Unicef Italia ha predisposto un Dossier informativo su diversi aspetti dei diritti dell'infanzia: ''il primo diritto, vivere'', ''la guerra viola tutti i diritti dei bambini'', ''protezione: un diritto e un dovere'', ''la scuola, un diritto per tutti'', ''il diritto di essere ascoltati''.

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20 novembre 2007
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