''Quanto ci costano i boss?''. A Palermo un simposio organizzato dalla Fondazione Rocco Chinnici
Magistrati, Imprese e Università si confrontano sul costo che la criminalità comporta alla società
Quanto costa la mafia alla società? E quanto incide la corruzione? E' possibile fare luce, ''con certezza scientifica'', sull'impatto economico delle attività criminali? E' attorno a queste e ad altre domande che ruoterà la due giorni che la Fondazione Rocco Chinnici dedica al tema ''I costi dell'illegalità. Imprenditori, studiosi e magistrati a confronto: analisi e proposte''. Un simposio organizzato con la collaborazione dell'Università di Palermo (dipartimento di scienze sociali) e della Confindustria palermitana, e che si avvarrà del sostegno del San Paolo Imi.
L'appuntamento è nel capoluogo siciliano oggi, venerdì 3 febbraio, alle 16,15 al centro congressi del Grand Hotel Villa Igiea. Nella mattinata di sabato i lavori, a partire dalle 9,15, si sposteranno nell'aula magna del Palazzo di Giustizia.
''L'obiettivo - informa la Fondazione intitolata al giudice istruttore che inventò il pool antimafia - è delineare un progetto capace di disarmare la cultura dell'illegalità. Così dando corpo all'appello a uscire dal ristagno economico anche mediante la sconfitta di Cosa nostra, che il presidente della Repubblica Ciampi ha lanciato dalla Sicilia il 13 gennaio''.
La kermesse sarà incentrata, oggi sulle relazioni introduttive di Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, ed Ettore Artioli, vicepresidente di Confindustria. A tirare le conclusioni saranno Anna Finocchiaro, capogruppo Ds nella commissione Giustizia della Camera e Aldo Rizzo, presidente di sezione della Corte di Cassazione. Presiederà i lavori Caterina Chinnici, vicepresidente della Fondazione dedicata al padre, saltato per aria in via Pipitone Federico, a Palermo, il 29 luglio 1983. Sabato a chiudere, intorno alle 13, sarà il vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni. Il discorso che terrà sarà preceduto, alle 9,45, dalla presentazione del progetto ''I costi dell'illegalità'', ad opera di Giovanni Chinnici, coordinatore del comitato di studi della Fondazione, Antonio La Spina, sociologo nell'Università di Palermo e Guido Lo Forte, procuratore aggiunto, sempre a Palermo. Presiederà i lavori della giornata il procuratore generale della Repubblica Salvatore Celesti.
Momento clou, oggi e domani, sarà una duplice tavola rotonda. Oggi, l'inizio è fissato alle 17,45. Al tavolo moderato dal condirettore del Giornale di Sicilia Giovanni Pepi si confronteranno sul tema ''I costi dell'illegalità come freno agli investimenti. L'analisi economica e l'azione giudiziaria'', Mario Centorrino, economista nell'Università di Messina, Giovanni Fiandaca, ordinario di diritto penale a Palermo, Giuseppe Pignatone, procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo, Massimo Plescia, vicepresidente di Confindustria Palermo, il generale Cosimo Sasso, direttore della Dia ed Ernesto Ugo Savona, criminologo alla Cattolica di Milano.
''Verso una proposta comune per coniugare legalità e investimenti'', sarà il leit motiv del dibattito in programma sabato alle 10,30. Chairman Innocenzo Cipolletta, presidente del Sole 24 Ore, si misureranno Antonio Balsamo, giudice del Tribunale di Palermo, componente del comitato scientifico del Csm; Roberto Centaro, presidente della commissione parlamentare antimafia; Giuseppe Lumia, membro della stessa commissione; Vincenzo Militello, ordinario di diritto penale a Palermo e Alberto Tazzetti, presidente dell'Unione degli industriali di Torino.
Questa due giorni, che per la prima volta mette magistrati, imprese e università attorno a un tavolo sul tema delle ricadute economiche, dirette e indirette, delle attività illegali, si apre oggi con i saluti del generale Antonino Rametta, presidente della Fondazione Chinnici. Seguiranno gli interventi di Giuseppe Meliadò, consigliere del Csm; Giuseppe Silvestri, rettore dell'ateneo palermitano e Giovanni Bosco Pugliesi, presidente del Tribunale di Palermo. Sabato gli auspici di buon lavoro saranno espressi da Carlo Rotolo, presidente della Corte d'appello di Palermo, Salvatore Immordino, direttore dell'area Sicilia del San Paolo Imi e Giuseppe Bruno, segretario dell'ordine degli avvocati di Palermo.
Umberto Ginestra
Costi dell'illegalità: report indagine fast
Nell'ambito del progetto ''I costi dell'illegalità. Imprenditori, studiosi e magistrati a confronto'', il Centro Studi di Confindustria Palermo ha realizzato un'indagine fast con l'obiettivo di far emergere la percezione del fenomeno dell'illegalità all'interno del tessuto territoriale provinciale.
Per la ricerca, di tipo esplorativo, sono stati intervistati circa 100 imprenditori associati a Confindustria Palermo. Lo studio è stato condotto attraverso un questionario a risposte chiuse che è stato somministrato in un primo tempo tramite fax e, successivamente, tramite intervista telefonica.
Le aziende consultate operano prevalentemente nel settore manifatturiero e dei servizi, con un mercato di sbocco soprattutto regionale e, in misura minore, nazionale.
Dall'analisi dei dati raccolti, emerge che la quasi totalità degli imprenditori intervistati (87%) riconosce l'illegalità come un fenomeno molto o abbastanza diffuso nella nostra provincia.
A pagarne le conseguenze in misura maggiore sono le imprese (38%), seguite a ruota dal cittadino comune (33%). Moderate le ripercussioni su magistratura e pubblica amministrazione.
Tra i costi pagati dalla propria azienda, gli imprenditori denunciano in particolare una bassa efficienza della P.A. (il 74% degli intervistati) e una scarsa libertà di mercato (59%), rafforzata anche da minori collaborazioni con aziende non siciliane.
Tra i vari tipi di illegalità, la maggior parte degli imprenditori identificano nel pizzo, nella corruzione e nel lavoro nero quelle che comportano maggiori costi per le imprese e per la collettività. Sulle imprese pesa anche il costo della concorrenza sleale, che si articola in particolare nella manipolazione degli appalti pubblici e nelle violazioni delle normative in campo ambientale, di salute dei lavoratori e urbanistiche.
I risultati di questa indagine fast verranno divulgati nel corso del convegno ''I costi dell'illegalità. Imprenditori, studiosi e magistrati a confronto'' che si svolge il 3 e 4 febbraio p.v. a Palermo.
Centro Studi Confindustria Palermo
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