Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

''Questa casa va rasa al suolo e ricostruita''

Il presidente Raffaele Lombardo azzera la giunta: ''Entro 48 ore la Sicilia avrà un nuovo governo''

25 maggio 2009

Come dire: tanto tirarono la corda che alla fine si ruppe...

Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo (Mpa) ha annunciato in una conferenza stampa, convocata d'urgenza questa mattina, di avere azzerato la giunta da lui presieduta. La decisione del governatore fa seguito alle aspre polemiche all'interno della maggioranza e soprattutto tra il governatore e il Pdl che, con l'Udc, non ha mai nascosto la crescente insofferenza nei confronti dell'esponente autonomista.
"Quarantotto ore e avremo una giunta in grado di operare", ha detto Lombardo ai giornalisti, aggiungendo comunque che "non ribalterà le alleanze" e non farà alleanze con il Pd, ma ha manifestato la ferma intenzione di "riscrivere il programma".

Alle elezioni europee Lombardo si presenta con la lista dell'autonomia e cerca di raggiungere il quorum insieme ai pensionati, alla Destra di Storace e all'Unione di Centro. A Palermo parla di un "programma essenziale che va sottoscritto da chi ci sta, qui, a Roma come a Bruxelles e se serve anche all'Onu". Lombardo se la prende poi con chi "qua dice una cosa e poi fuori spara a zero contro la Giunta, si lamenta a Roma, all'Assemblea regionale siciliana fa ostruzionismo. Così non si va da nessuna parte".
E avverte gli assessori: "Invito tutti loro a presentare le loro brave dimissioni. Sei o sette lo hanno già fatto, gli altri lo faranno a breve, spero. Si riparte da capo con un governo per l'autonomia e lo sviluppo". "Non c'è dubbio - ha detto ancora Lombardo - questa casa va rasa al suolo e ricostruita. Riscriveremo un nuovo programma che dovrà essere sottoscritto da chi starà in giunta ma che dovrà essere rispettato anche in Aula da chi fa parte di questa maggioranza. Radiamo al suolo per ricostruire". "Si riscrive un programma e si riparte con chi ci sta. Non penso di ribaltare le alleanze dell'anno scorso. Sarà una giunta composta da forze politiche e da esterni".
"Il Pd - ha poi puntualizzato Lombardo - è una forza importante all'assemblea regionale, che ha dato un utile apporto all'approvazione di alcune riforme come quella sanitaria, ma ha fatto una scelta di opposizione che spero costruttiva". Il Governatore, dopo avere invitato a "svelenire" clima politico ha auspicato il varo di una giunta "aperta alle forze sociali, sindacali e a tutti quelli che ci stanno per sottoscrivere un programma per lo sviluppo della Sicilia e la salvaguardia dell'autonomia"

Alla domanda se alcuni degli assessori potranno tornare, il governatore ha risposto ponendo le sue condizioni: "Potranno anche tornare tutti, ma dovrà essere firmata una 'cambiale' perché ci sia una coerenza assoluta. L'unico caso in cui potranno contestarmi sarà se non avrò fatto l'interesse del popolo siciliano. In quel caso hanno il diritto di saltarmi addosso. Per il resto, ho il dovere di pretendere coerenza, sintonia, collaborazione".
Infine Lombardo ha lanciato un messaggio a Berlusconi: "Mi dispiace che in questo momento ci sia tanta gente che lo consiglia male".

Non sono mancate le prime immediate reazioni politiche alla decisione di Lombardo. "L'azzeramento della giunta regionale siciliana è la prova concreta che Lombardo ha perso la testa. Questo ci dispiace perchè una figura deve saper navigare anche in acque agitate, serviva un po' più di sangue freddo. Confidiamo ora saper nella necessità di ritrovare il dialogo nell'interesse della Sicilia, mettendo al bando ritorsioni e diffidenze". Queste le parole di Alessandro Pagano, deputato del Pdl.
"Avevamo rappresentato al Presidente della Regione la necessità di affrontare - prima della composizione della giunta - due temi prioritari: cosa fare e con chi. Lasciamo all'onorevole Lombardo, intera, la responsabilità della sua proposta politica che ci riserviamo di valutare al momento opportuno" ha dichiarato invece Saverio Romano, segretario Udc Sicilia.

"La coalizione di Lombardo è ormai implosa sopraffatta dalle troppe promesse non mantenute, dai troppi interessi affaristici e dall'eccesso di consensi ottenuti pagando, estorcendo e mettendosi sotto la protezione dei boss mafiosi" ha accusato Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell'Italia dei Valori.
"L'azzeramento della giunta va salutato positivamente. Finalmente, dopo risse e guerre fra bande, la maggioranza è esplosa" ha commentato il deputato siciliano del Pd Sergio D'Antoni. "Ora - ha aggiunto l'esponente democratico - occorre verificare quale sarà il comportamento di Lombardo nei confronti del governo nazionale e rispetto alle vicende politiche siciliane".

La giunta rasa al suolo... - La giunta della regione siciliana che Lombardo ha licenziato oggi è composta da esponenti del Pdl, dell'Udc, dell'Mpa, il Movimento per le autonomie di cui è leader lo stesso Raffaele Lombardo, oltre che da tre esponenti della cosiddetta società civile. Gli assessori sono Antonello Antinoro (Udc), Giambattista Bufardeci (Pdl), Michele Cimino (Pdl), Roberto Di Mauro (Mpa), Luigi Gentile (Pdl), Giuseppe Gianni (Udc), Carmelo Incardona (Pdl), Francesco Scoma (Pdl), Giuseppe Sorbello (Mpa), Massimo Russo (magistrato), Giovanni Ilarda (magistrato), Giovanni La Via (professore).
La nuova, ipotetica giunta... - E già circolano i nomi di chi potrebbe entrare, entro 48 ore, nella squadra del nuovo governo Lombardo del quale, certamente, continuerà a fare parte l'assessore alla Sanità e Pm in aspettativa, Massimo Russo, ideatore della riforma sanitaria ("la cosa migliore che abbiamo fatto" ha detto Lombardo). All'assessorato ai beni culturali, retto fino ad oggi dall’Udc con Antonello Antinoro, potrebbe andare Ludovico Corrao, ex deputato del Pci, che era nel governo Milazzo e oggi presiede la fondazione Orestiadi di Gibellina. All'industria, occupata fino ad oggi da Pippo Gianni, Udc, potrebbe subentrare l'ex amministratore delegato della Stm, Pasquale Pistorio, mentre all'assessorato alla presidenza andrebbe l'ex presidente dell'Ars, Guido Lo Porto.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica.it, Corriere.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

25 maggio 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia