"San Giuseppe col Bambino" torna al Duomo di Sant'Agata di Militello
Il gruppo scultoreo torna alla comunità dopo un attento lavoro di restauro
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Torna nel Duomo di Sant'Agata di Militello (Me), il gruppo scultoreo ligneo raffigurante San Giuseppe col Bambino, restituito alla comunità dopo i lavori di restauro.
In linea con un'iconografia tradizionale piuttosto diffusa, il gruppo statuario realizzato intorno alla metà XIX secolo, rappresenta San Giuseppe nel ruolo di guida premurosa di Gesù fanciullo, secondo una formula che vediamo codificata a partire dalla seconda metà del Cinquecento, sotto l'influsso dato alla devozione verso il Santo dall'Ordine Carmelitano e dagli scritti di Santa Teresa d'Avila.
L'intervento di restauro, realizzato dalla Ditta "Restaurando" di Rita Guarisco, si è reso necessario per salvaguardare il manufatto e tutelare l'incolumità dei fedeli durante la processione devozionale. L'opera, infatti, presentava fratture all'altezza del polso della mano sinistra che, distaccato, era stato incollato con procedimento non idoneo, e nelle dita della mano destra. Scrostature e abrasioni recuperate con interventi di coloritura non idonei compromettevano, inoltre, la bellezza e l'incolumità del santo protettore di sant'Agata.
"Attraverso il restauro - ha detto la Soprintendente dei Beni culturali di Messina, Mirella Vinci - abbiamo cercato di restituire stabilità strutturale al gruppo scultoreo garantendo, al contempo, il recupero degli originari valori plastici e cromatici nel contesto di una più sicura fruizione pubblica del simulacro".
Alcuni cenni sul gruppo scultoreo - Il complesso scultoreo è composto da San Giuseppe, realizzato in altezza di 177 cm, e da un bambinello fanciullo di 106 cm di altezza. Nell'immagine San Giuseppe è munito del bastone da viandante, in questo caso in argento, con chiaro riferimento al viaggio compiuto verso Betlemme e alla fuga in Egitto.
La figura, elegantemente drappeggiata e caratterizzata da un saldo plasticismo, accenna al movimento con posa bilanciata chinandosi leggermente verso il Bambino. Quest'ultimo è raffigurato col viso paffuto incorniciato dai capelli mossi e abbigliato con una morbida tunichetta che lascia parzialmente scoperte le braccia.
Il volto barbuto di San Giuseppe è reso espressivo grazie alla puntuale definizione dei tratti fisionomici e grande cura è riservata pure ai particolari anatomici (mani, piedi) di entrambe le figure tramite un sapiente lavoro d'intaglio, ma anche nel delineare a pennello alcuni dettagli del vestimento, come il fine intreccio dei lacci nei sandali.