"Se mi sento male dove vado?". Il progetto regionale della Rete Civica della Salute
"Pillola" di informazione sanitaria per i turisti della Sicilia: affidata agli studenti la traduzione multilingue
Gli studenti del Liceo scientifico statale "Galileo Galilei" di Catania collaboreranno a un progetto di informazione sanitaria della Rete Civica della Salute, la piattaforma web promossa dall’assessorato regionale della Salute che ha l’obiettivo migliorare la comunicazione tra cittadini e sistema sanitario. Giovedì 26 aprile, alle 11.00, nella sede del Comitato Consultivo del Policlinico-Vittorio Emanuele (via S. Sofia 78, edificio 12) verrà sottoscritto il protocollo d’intesa tra l’Azienda ospedaliera e l’istituto scolastico: "Grazie a questo accordo - ha dichiarato Pieremilio Vasta, presidente della Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie regionali - che sarà siglato nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro dal direttore generale dell’Azienda Salvatore Paolo Cantaro e dalla dirigente scolastica Gabriella Chisari, gli studenti si occuperanno della traduzione multilingue di una "pillola informativa" riguardante l’indicazione dei setting assistenziali e delle strutture presenti sul territorio alternativi al Pronto Soccorso in casi di bisogni di cura meno gravi".
"La "pillola", intitolata "Se mi sento male dove vado?" - ha continuato Vasta - verrà diffusa, grazie alla collaborazione di Uras-Federalberghi Sicilia, nelle strutture ricettive alberghiere e paralberghiere dell’Isola affinché anche i turisti possano usufruire di queste informazioni".
Le "Pillole della Salute" sono informazioni brevi e utilissime su educazione, prevenzione e tutela della salute, che vengono diffuse periodicamente dalla Rete Civica della Salute per via telematica. "Il Piano Regionale della Salute - ha concluso il presidente della Conferenza regionale dei Comitati - attribuisce grande importanza al miglioramento della comunicazione tra cittadini e sistema sanitario, alla corretta informazione, alla tutela della dignità e della riservatezza, alla valorizzazione dell’attività di volontariato, all’accoglienza e accessibilità delle strutture ospedaliere, all’umanizzazione e personalizzazione della relazione medico-paziente".