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"Sentenza Ruby": Berlusconi condannato!

Per l'ex premier condanna a sette anni per concussione con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici

24 giugno 2013

AGGIORNAMENTO - Al "processo Ruby" Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni per concussione con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. È questa la sentenza dei giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, presieduti da Giulia Turri
I magistrati si erano riuniti alle 9.45 in camera di consiglio per decidere il verdetto del processo Ruby, in cui Silvio Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile. In aula Berlusconi non era presente, mentre c'erano entrambi i suoi avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo. Poco prima della sentenza è arrivata al palazzo di giustizia l'esponente del Pdl Daniela Santanché: "Se Berlusconi viene assolto finalmente si fa un pò di giustizia".
L'accusa è rappresentata dal pm Antonio Sangermano e dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Assente il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, che da tempo aveva programmato un periodo di ferie. Il procuratore capo, che nella prima udienza del 6 aprile 2011 era venuto in aula per esprimere la condivisione dell'ufficio con il lavoro dei due pm, aveva già previsto di essere presente il giorno del verdetto. Mancando Ilda Boccassini, anziché presentarsi in abiti civili come al solito ha messo la toga. Lo scorso 13 maggio il pm Ilda Boccassini nella sua requisitoria ha chiesto per l'ex presidente del Consiglio e leader del Pdl una condanna a 6 anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

I giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, presieduti da Giulia Turri, si sono riuniti stamane alle 9.45 in camera di consiglio per decidere il verdetto del processo Ruby, in cui Silvio Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile.
In aula Berlusconi non era presente, mentre c'erano entrambi i suoi avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo. L'accusa è rappresentata dal pm Antonio Sangermano e dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati che sostituisce il procuratore aggiunto Ilda Boccassini.

Come previsto decine di giornalisti, fotografi e troupe televisive si sono radunati, dalle prime ore della mattinata, davanti a Palazzo di Giustizia. Tra loro diversi corrispondenti e inviati di testate e televisioni straniere, come Al Jazeera e Cnn, ma anche tv danesi, tedesche e giapponesi, oltre a prestigiosi quotidiani inglesi come Guardian e Daily Mail. In corso di Porta Vittoria, dove si trova l'ingresso principale del Tribunale, sono schierati i furgoni per le dirette televisive, davanti agli sguardi incuriositi dei passanti. Nessuna traccia di gruppi di manifestanti pro o contro il Cavaliere.

All'inizio dell'udienza, durata pochi minuti, il presidente del collegio Giulia Turri ha consegnato al pm e alla difesa di Berlusconi un esposto presentato ai carabinieri di Montagnana, in provincia di Padova. A quanto si è appreso, nella missiva un cittadino del paese dice di aver conosciuto Ruby nella primavera del 2010 e che la ragazza gli disse, in quell'occasione, che il 14 febbraio dello stesso anno aveva incontrato Silvio Berlusconi.
Subito dopo l'avvocato Niccolò Ghedini ha preso la parola, e ha depositato un breve documento per commentare "la poderosa memoria" depositata dai pm, un commento di poche pagine sulla deposizione del 17 maggio scorso di Karima El Mahorug al processo parallelo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, di cui sono stati acquisiti i verbali. La ragazza marocchina aveva sostenuto di non essere mai stata una prostituta e aveva definito "cavolate" i suoi precedenti racconti sui milioni che avrebbe dovuto ricevere da Berlusconi. "Visto che il tribunale ha deciso - ha spiegato Ghedini - di annettere i verbali resi da Karima, abbiamo deciso per una breve memoria di commento alle sue dichiarazioni".

Ghedini ha consegnato anche la "documentazione che riguarda la sentenza di Trani e la giurisprudenza di cui abbiamo parlato la scorsa volta". Tutti questi documenti erano già stati fatti pervenire al procuratore Edmondo Bruti Liberati, che oggi in aula sostituisce il procuratore Boccassini, e al sostituto Antonio Sangermano. Il pm Sangermano, per l'accusa, ha rinunciato alle repliche e i giudici hanno dichiarato chiuso il dibattimento.
Il collegio presieduto da Giulia Turri si è quindi ritirato in camera di consiglio per emettere la sentenza.

Lo scorso 13 maggio il pm Ilda Boccassini, oggi assente perché in ferie, nella sua requisitoria ha chiesto per l'ex presidente del Consiglio e leader del Pdl una condanna a 6 anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici (LEGGI). Il processo, con rito immediato, è iniziato il 6 aprile 2011.
"Con Berlusconi parlo spesso, lui è un realista". Così il legale di Silvio Berlusconi, Piero Longo, ha detto conversando con i cronisti davanti a Palazzo di Giustizia. Il collega Niccolò Ghedini, poco prima, aveva declinato ogni domanda: "Adesso - ha detto - non faccio dichiarazioni finché i giudici sono in camera di consiglio, non si usa".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Corriere.it]

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24 giugno 2013
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