"Senza Mare Nostrum arriveranno morti, ma continueranno ad arrivare"
Il sindaco della piccola, grande Pozzallo, e il dramma spropositato dell'immigrazione
Pozzallo ha accolto altri diciotto cadaveri di migranti. È diventato il porto siciliano in cui arrivano le vittime della strage sul Canale di Sicilia.
Da Lampedusa a Pozzallo, una sorta di macabra staffetta.
Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ha detto costernato di non avere più loculi. Teme che i suoi concittadini, passati a miglior vita, non abbia il luogo dell’eterno riposo, cui hanno diritto. E questo lo preoccupa, perché teme che possa modificare il comportamento, finora esemplare, della sua città verso gli sventurati che scappano dalle persecuzioni, le guerre, la fame, i tagliagole.
Ammatuna come il sindaco di Lampedusa, Nicolini. Gli amministratori siciliani, così bistrattati, hanno la schiena dritta e valori saldi. Non potrebbero rappresentarsi così se non avessero la gente della loro parte. Sono loro, infatti, i sindaci, il frangiflutti delle istanze popolari. È un buon segno.
L’Isola mantiene una sua dirittura morale, che non viene scalfita da costanti tentativi di trasformare le vittime dell’inferno nordafricano in nemici o competitori (Calderoli suggerisce a Papa Francesco di tenerseli in casa lui…)
Ci hanno provato ad alimentare il razzismo e l’intolleranza, facendone degli untori, portatori di malattie terribili, o ladri di posti di lavoro, rapinatori di risorse pubbliche. Ma la gente comune si è rivelata migliore dei rappresentanti delle istituzioni.
Il sindaco Ammatuna, che pure subisce il peso dell’arrivo di migranti, vivi e morti, non si tira indietro, ed esterna le sue preoccupazioni dopo l’annuncio dei Ministro degli Interni, Angelino Alfano, di una sospensione di Mare Nostrum. "Arriveranno morti", avverte Ammatuna, "ma i migranti continueranno ad arrivare a Pozzallo". [SiciliaInformazioni.com]