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"Siamo al largo della Somalia, stiamo tutti bene"

Sabato scorso primo contatto dalla radio di bordo dell'"Enrico Ievoli", da martedì ostaggio dei pirati

02 gennaio 2012

Sabato 31 dicembre, dalla radio di bordo della nave sequestrata dai pirati nelle acque del golfo di Oman è arrivato un primo messaggio di speranza: "Siamo ancorati al largo delle coste somale, l'equipaggio è al sicuro".
Poche parole quelle di Agostino Musumeci, comandante della 'Enrico Ievoli', che sabato mattina per la prima volta è entrato in contatto con la società di trasporti marittimi proprietaria della nave. Da martedì scorso non è più lui a decidere la rotta dell'imponente petroliera grigia e rossa che solca i mari dell'Africa orientale, ma un gruppo di pirati che ha preso il comando della nave al largo delle coste dell'Oman e l'ha condotta fino alla Somalia.
Eppure quelle poche parole sono state di conforto per i familiari dell'equipaggio della 'Ievoli' che hanno passato un fine anno d'angoscia. Sono diciotto in tutto a essere in ostaggio, sei gli italiani. Proprio sabato mattina, assieme all'armatore Domenico Ievoli, i loro parenti sono stati ricevuti all'Unità di crisi della Farnesina. Per tutti le rassicurazioni del capo dell'Unità, Caludio Taffuri, che ha ribadito come le istituzioni stiano operando con il massimo impegno e su tutti i canali disponibili per un esito positivo della vicenda.

Parole di conforto sono arrivate anche dalla compagnia di trasporti marittimi 'Marnavi' di Napoli, proprietaria della nave sequestrata. "Siamo vicini ai familiari dei nostri uomini - ha detto il vicepresidente della società, Gennaro Ievoli - Ribadiamo che stiamo facendo di tutto per portarli a casa nel più breve tempo possibile e senza neanche un graffio". E sul valore che può avere questo primo contatto con l'equipaggio, l'armatore si è trincerato dietro un rigoroso "No comment". "È ancora impossibile stabilire se queste prime notizie possano farci essere ottimisti - ha spiegato Ievoli - Per questioni di riservatezza non posso aggiungere altri dettagli".

L'assalto alla 'Enrico Ievoli', che trasporta un carico di soda caustica, è avvenuto martedì 28 dicembre al largo dell'Oman mentre navigava verso il punto d'incontro con un convoglio cinese.
Il materiale trasportato è stato definito dal l'armatore Marnavi di scarso valore e difficile da sottrarre. L'estorsione resta la pista più accreditata, visti i precedenti.
Sull'imbarcazione ci sono sei cittadini italiani: cinque siciliani (comandante, primo ufficiale, allievo ufficiale, direttore di macchina e cuoco) e un pugliese ("panchista", addetto al carico). Insieme a loro sono stati catturati anche altri dodici marinai, sette indiani e cinque ucraini.
L'assalto dei pirati alla Ievoli è arrivato a 7 giorni dalla liberazione della Savina Caylyn e del suo equipaggio, tenuto in ostaggio in condizioni terrificanti, da febbraio.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo]

- Nelle mani dei pirati (Guidasicilia.it, 28/12/11)

 

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02 gennaio 2012
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