"Siamo in guerra!"
Beppe Grillo dalla provincia di Enna contro la stampa, la destra e la sinistra
Beppe Grillo con il tour elettorale siciliano, ieri ha fatto tappa nella provincia di Enna. A Piazza Armerina il leader del Movimento 5 Stelle ha attaccato nuovamente la stampa, la Tv e la Rai, puntando l’indice, tra gli altri, verso Lucia Annunziata e Andrea Vianello: "L'Annunziata quando era direttore del Tg3 ha ricevuto 150mila euro dall'Eni per una performance teatrale a Milano, e altri 150mila euro per la gestione del giornalino interno". Poi se l'è presa con un operatore tv allontanandolo da sotto il palco: "Fuori! Ho detto fuori! Spostati, poi la facciamo insieme l'intervista. Questa gente deve essere isolata".
Il leader del M5S ha criticato ancora una volta l'informazione che "ci dà per spacciati mentre noi invece aumentiamo i consiglieri. L'informazione è così perché c'è chi la compra, hanno paura del Movimento 5 stelle che è fatto da persone libere". "Siamo in guerra", ha detto Grillo. "Partirà tutto da qui - ha continuato - noi non siamo venuti a chiedere voti, ma partecipazione. Io non sono un politico, un ex comico, sto girando le strade d'Italia con un camper e sto crollando come un budino. La nostra rabbia è forte, ma è costruttiva e ci ha portato a essere eletti e a diventare il primo partito d'Italia, senza prendere soldi".
Grillo ha messo all'indice "destra e sinistra che ci hanno preso per il c...". "Fanno l'inciucio da 20 anni - ha aggiunto - e adesso dicono che è colpa nostra se di notte hanno fatto l'inciucione... Apprezzo di più Berlusconi, che fa quello che fa per interesse personale, ma quegli altri che lo fanno per aiutarlo di nascosto, sono peggio. Salveranno il culo anche a lui. Si parla ancora di Presidenza della Repubblica per lui. Perché non lo mandano a casa? Quando è stato indicato Rodotà come presidente della Repubblica perché non lo hanno votato? Perché sapevano che Rodotà mandava Berlusconi in galera..."
In mattinata il leader del movimento CinqueStelle ha visitato l'aeroporto "Vincenzo Magliocco" di Comiso. Grillo è arrivato a bordo del suo camper e si è fermato davanti all'ingresso del'aerostazione, atteso da un gruppo di attivisti e dal presidente della So.A.Co (società di gestione dell'aeroporto di Comiso), Rosario Dibennardo. "Questo aeroporto è bellissimo - ha detto - la struttura è perfetta e funzionerà. Ne sono certo. Ma è questa gente qui, siete voi, che lo farete funzionare. Avete bisogno di rete, avete bisogno di ingegneri e di gente capace. La gente che arriverà qui a Comiso, che cosa troverà?". "Troverà le coste devastate" hanno risposto alcuni attivisti. Grillo si è fermato all'ingresso dell'aeroporto, ma non ha visitato la struttura. All'uscita, lo attendevano alcuni ex precari del comune di Comiso, il cui contratto è scaduto nel dicembre 2012, attualmente senza lavoro.
Il duello a distanza tra i media e Beppe Grillo è continuato a Leonforte. Nel mirino ancora Lucia Annunziata, che in giornata aveva replicato: "Grillo dice cose non vere. Sono stata direttore del Tg3 dal 1996 al 1998, mentre la mia collaborazione con l'Eni è cominciata nel 2008 e finita nel maggio del 2012. Se non mi crede prenda pure le mie dichiarazioni dei redditi e verifichi".
In serata, dal palco di Leonforte, Grillo ha rincarato la dose: "L'Annunziata ci vuole sbranare, perché sa che noi sappiamo... L'Eni la pagava". Il comico genovese ha parlato anche di "Curzio Maltese, editorialista che non fa servizi sul suo editore, De Benedetti". Poi ancora le critiche verso i mass media: "Sto girando la Sicilia inseguito dalle tv, dai cameraman: siete in onda su 'Piazza pulita'. Vanno in giro con truppettine" a cercare "qualcuno che odia il movimento e lo mandano in onda contro cinque stelle". Parole pronunciate facendo 'circondare' un cameraman dai presenti ed esclamando: "Io ho il diritto di non essere ripreso".
Nel mirino di Grillo è finito anche l'ex premier, Silvio Berlusconi: "Il 'nano' va eliminato, non lo fa la sinistra, lo faremo noi, con le prossime elezioni - ha affermato -. Al prossimo voto ci saremo soltanto noi e Berlusconi, e vinceremo. Faremo come la Protezione civile, governeremo sulle macerie che hanno lasciato... Hanno paura di noi, per questo mandano quei cessi a parlare di noi in televisione".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]