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''Sono il miglior premier in 150 anni di storia''

All'incontro con Zapatero, Berlusconi ha detto la sua su se stesso e su quanto gli altri dicono di lui

11 settembre 2009

''Sono il miglior premier in 150 anni di storia''

Probabilmente già oggi dirà che è stata solo una battutata e che la malevole, cattivissima, criminosa stampa internazionale, mondiale ed interplanetaria (ovviamente comunista e/o cattocomunista), come al solito ha costruito l'ennesimo complotto contro di lui. Certo che però è difficile non cominciare l'articolo che parla delle ultime cose dette dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, senza mettere in rilievo la seguente frase: "Credo di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio dei 150 anni della storia italiana".
Mah? Che dire? Senza aggiungere nulla, vediamo quanto è successo ieri alla Maddalena durante la conferenza stampa con il premier spagnolo Jose Luis Zapatero per l'incontro bilaterale Italia-Spagna.

"Presidente ma visto lo scandalo delle escort, non ha mai pensato di dimettersi?". Il premier Silvio Berlusconi, impettito quanto mai accanto al ''misterbeaniano" Zapatero, ha risposto alla domanda di un giornalista di El Pais, senza usare giri di parole né tantomeno tradendo alcun imbarazzo: "Un imprenditore di Bari, ormai noto, Tarantino o Tarantini, è venuto ad alcune cene facendosi accompagnare da belle donne, presentandole come amiche o sue conoscenti. Alzi la mano fra i colleghi qui presenti chi non pensa che sia più gradevole sedersi al tavolo circondato da presenze femminili gradevoli e simpatiche [...] Non esiste alcun giro di prostituzione. Sono solo menzogne. Sono stato vittima di un attacco di una persona che ha voluto creare uno scandalo (Patrizia D'Addario ndr)", ha detto Berlusconi, che ha aggiunto: "Mai versato un euro per una prestazione sessuale. Mai. La gioia e la soddisfazione più bella sono la conquista. Se tu paghi una donna, che soddisfazione può esserci?". "Un'unica persona risponderà ai giudici italiani. Sommando i quattro reati imputabili si arriva a 18 anni di reclusione..." ha detto ancora il premier, spiegando di non aver deciso se farà causa a questa persona (probabilmente Patrizia D'Addario, ndr).
Alla fine Berlusconi ha ripetuto all'inviato del quotidiano spagnolo, Miguel Mora, il consueto monito fatto tante volte ai giornali italiani: "C'è disinformazione, vedo citate sui giornali cose che non ho mai detto. Si vede che lei legge solo Unità e Repubblica e potrei aggiungere anche tante cose che lei scrive sul suo quotidiano, ma le evito. Bisognerebbe aprire gli occhi e guardare la realtà senza essere faziosi, altrimenti c'è un calo di credibilità e questo significa calo di lettori e di copie. Di questo passo si va a finire con il fallimento. E il Pais dovrebbe saperne qualcosa...".

Berlusconi è tornato anche sulle tensioni che avevano fatto seguito ad una sua battuta nell'aprile del 2008 sull'elevata concentrazione di ministri di sesso femminile nel governo Zapatero ("Quel governo è troppo rosa"): "Volevo precisare - ha spiegato il premier a Carmen Chacon, ministro della Difesa, e Elena Salgado, la titolare dell'Economia - che nelle mie parole c'era solo espressione di ammirazione. La stampa poi cambia le cose". "Siete il regalo più bello che Dio ha dato a noi uomini - ha aggiunto Berlusconi, precisando meglio la battuta che fece all’epoca - Allora dissi: adesso Zapatero non dovrà fare soltanto i conti con la propria moglie, a casa, dovrà fare i conti con sei mogli nel Consiglio dei ministri: era naturalmente una battuta soltanto ironica, che voleva essere ed era di apprezzamento e di complimento".
Il Cavaliere si è poi definito "recordman" per quanto riguarda i giorni trascorsi a palazzo Chigi come premier, avendo superato con 2500 giorni da presidente del Consiglio, anche Alcide De Gasperi, fermo a 2497 giorni. "Credo di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio dei 150 anni della storia italiana" ha concluso Berlusconi. "D'ora in poi risponderò a tutto, sempre..." ha poi detto il premier al termine della conferenza stampa dopo il vertice italo-spagnolo.

Pochi i commenti, fatti sempre col sorriso sulla bocca, del premier spagnolo sulle domande fatte dalla stampa iberica a Berlusconi al termine del vertice. "Grazie, Silvio: non aggiungerò nulla", ha detto Jose Luis Zapatero prendendo la parola dal Cavaliere. "Ma posso dire che il primo ministro ha sempre un buon senso dell’umorismo e un atteggiamento di riguardo verso il governo spagnolo, come abbiamo già commentato in passato e come sanno anche le ministre del nostro governo".
Più tardi, il corrispondente da Roma del quotidiano spagnolo, Miguel Mora, ha commentato così la risposta datagli da Berlusconi: "E' la risposta di chi è abituato a controllare i media. Ma almeno siamo riusciti a porre una domanda a Berlusconi, era dal febbraio 2008 che El Pais ne faceva richiesta". Secondo quanto riportato da Mora, "in sala c'era tensione, quando ho pronunciato la parola 'prostituzione' è sembrato che avessi toccato un tabù. Si avvertiva una certa elettricità, credo fosse la prima volta che in pubblico qualcuno ha fatto una domanda precisa e diretta a Berlusconi sulla vicenda D'Addario". Infine, una considerazione sulla coda della risposta del premier che ha sollevato dei dubbi sulla tenuta economica del quotidiano spagnolo: "Le parole sul Pais possono essere interpretate come una minaccia o come un avvertimento, ma il giorno che abbiamo pubblicato le foto di Villa Certosa abbiamo avuto 5 milioni di visite...", ha concluso Mora.

DALL'OPPOSIZIONE... - "Berlusconi ha detto che non c'è stato nessun presidente del Consiglio migliore di lui dall'unità d'Italia. Non sono d'accordo, in 150 anni ce n'è uno che ha fatto più di lui. Si chiamava Benito Mussolini". Così il segretario del Pd Dario Franceschini ha ironizzato sul primato vantato dal premier in occasione del vertice italo-spagnolo con Zapatero. "Dobbiamo alzare il livello di guardia perché il declino di Berlusconi è cominciato ma più si è vicini a forme di autoritarismo, più i colpi di coda non vanno sottovalutati" ha aggiunto Franceschini, secondo cui davanti a questo governo "bisogna alzare i toni dell'opposizione e smetterla di farci condizionare dal ritornello dell'antiberlusconismo perché essere riformatori non vuol dire tacere. Quando è necessario bisogna alzare la voce e parlare chiaro. La gente si aspetta dal Pd un'operazione di verità e chiarezza".
Di declino del premier parla anche Massimo D'Alema. "Silvio Berlusconi è un uomo che ha uno strapotere trovandosi all'apice della sua potenza politica e mediatica - afferma -. Ma il suo declino è cominciato e rischia di coinvolgere anche le istituzioni. Il nostro leader è impegnato solo a dividere, offendendo a turno i giornali, la magistratura e anche noi delle opposizioni". Secondo l'ex ministro degli Esteri, la personalità del nostro premier è caratterizzata da "aggressività e confusione".
"E' un'esibizione di delirante machismo senile. Berlusconi è prigioniero di se stesso. Si lamenta che viene violata la sua privacy ma è lui stesso a violarla. Berlusconi darebbe un buon contributo al Paese se si calmasse".

LA D'ADDARIO LANCIA LA SFIDA -  "Invito il premier, Silvio Berlusconi, ad un confronto pubblico sia sulle nostre vicende specifiche sia più in generale sui rapporti uomo-donna, sulle tecniche di conquista, sul sesso ed il potere".
Patrizia D’Addario (la escort barese nota per aver trascorso la notte dell’elezione di Barack Obama a palazzo Grazioli con il presidente del Consiglio, ndr) ha risposto così alle dichiarazioni di ieri avanzate da Berlusconi nella conferenza stampa con Zapatero: "Il presidente del Consiglio, rispondendo ad una domanda del giornalista di El País - afferma la D’Addario - ha fatto riferimento ad una donna che 'ha attentato' alla sua persona 'per creare artatamente uno scandalo', minacciando un’azione legale che dovrebbe portare ad una condanna per dei reati posti in essere ad una pena edittale di diciotto anni. Il tutto senza alcuna precisazione sui presunti reati compiuti. Qualora si riferisse a me - ha voluto specificare - così come sostenuto dalla stampa, invito il premier, Silvio Berlusconi, ad un confronto pubblico sia sulle nostre vicende specifiche sia più in generale sui rapporti uomo-donna, sulla tecniche di conquista, sul sesso ed il potere".

Intanto a scagionare, almeno dal punto di vista giudiziario, il premier dagli esiti dell'inchiesta di Bari (quella sulle escort che Giampaolo Tarantini ha portato durante le serate organizzate a Palazzo Grazioli, residenza del premier) è intervenuto il nuovo procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Antonio Laudati. "Da quello che viene pubblicato sui giornali è di tutta evidenza" che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, "è assolutamente fuori da qualsiasi responsabilità penale" ha sottolineato Laudati, riferendosi alla pubblicazione da parte del Corriere della Sera dei verbali di interrogatorio dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, relativi al giro di donne inviate nelle residenze private del premier.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it, Repubblica.it]

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11 settembre 2009
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