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''Sono orgogliosa del mio decreto''

Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini è soddisfatta del proprio lavoro

17 novembre 2008

"Noi vogliamo cancellare dalla scuola e dall'università l'ideologia dell'egualitarismo, del 18 o del 6 politico a tutti. Lo vogliamo fare perché abbiamo fiducia nelle persone e vogliamo premiare il merito". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, intervenendo al convegno nazionale dei Circoli del Buongoverno a Montecatini Terme.
Per il ministro Gelmini "è grave che gli insegnanti non abbiano un inquadramento professionale e l'avanzamento nella carriera avvenga solo in base all'anzianità". "Anni e anni di contrapposizioni partitiche e sindacali hanno fatto sì che gli insegnanti italiani siano tra i meno pagati, con stipendi mensili che si aggirano tra 1.200 e 1.300 euro - ha aggiunto - Gli insegnanti meritano di avere un avanzamento anche sulla base del loro lavoro, sull'apprendimento che sono capaci di fornire agli studenti".

"Sono orgogliosa del mio decreto sull'Università approvato nel penultimo Consiglio dei ministri - ha sottolineato -. Un decreto molto scarno, con tre articoli e in più una norma di copertura per rimettere al centro del sistema universitario gli studenti e le loro famiglie". "Pur in una situazione finanziaria complicata, abbiamo trovato le risorse, per la prima volta, per assegnare borse di studio agli studenti meritevoli. Prevediamo di concedere 180 mila borse di studio", ha precisato Gelmini. Il ministro ha poi ricordato anche che si prevedono interventi per le residenze universitarie, con l'obiettivo di contenere e calmierare gli affitti di case per gli studenti.
Il ministro Gelmini ha poi detto di essere orgogliosa che questo "primo passo verso il cambiamento" del sistema universitario avvenga "senza mettere mani nelle tasche degli italiani". Anzi, ha sottolineato Gelmini, "per dare concretezza al principio del merito", il governo ha stanziato 500 milioni di euro per favorire "la qualità della ricerca e della didattica".
"Può essere stato un azzardo avere inserito l'abolizione del valore legale della laurea nelle linee guida della riforma dell'università - ha aggiunto -. Forse il sistema universitario non può essere maturo per mettere questo tema al primo punto. Certamente è un punto di arrivo. Se si vuole creare una vera concorrenza bisogna entrare nel merito della proposta".

"Faccio appello all'opposizione: il disagio degli studenti non va strumentalizzato - ha sottolineato -. Ho stima del ministro ombra Mariapia Garavaglia. Mi auguro che l'opposizione abbia il coraggio di avanzare proposte utili per migliorare la scuola". "La scuola e l'università non sono né di destra né di sinistra ma sono istituzioni che appartengono al Paese, come ricorda la costituzione sono istituzioni aperte a tutti", ha aggiunto la Gelmini. "Proprio perché capisco le preoccupazioni dei giovani - ha continuato il ministro - sono ancora più convinta che sia importante cambiare la scuola e l'università e lavorare nella direzione delle riforme. Troppi veti, troppi pregiudizi ideologici hanno per decenni ingessato scuola e università. Non dobbiamo più guardare a questi mondi con la lente dell'ipocrisia e del pregiudizio; dobbiamo tentare nuovi percorsi - ha concluso Gelmini -. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare, mettendo da parte la paura". [Adnkronos/Ing]

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17 novembre 2008
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