''Sono state rubate le lettere di mio padre''
Tentata effrazione nell'abitazione palermitana disabitata di Massimo Ciancimino. Forse un atto intimidatorio
Allarme bomba in casa di Massimo Ciancimino. Gli artificieri hanno effettuato subito un primo sopralluogo che ha dato esito negativo. La polizia, quindi, sta indagando su un tentativo di effrazione avvenuto, la notte scorsa, nella casa palermitana del figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito.
Ciancimino jr, da mesi, rende dichiarazioni ai magistrati sulla trattativa tra mafia e Stato di cui il padre sarebbe stato tra i principali protagonisti.
A denunciare l'episodio è stato il domestico della famiglia che ha notato che il gancio di una portafinestra era stato manomesso. L'abitazione si trova in via Torrearsa. Al momento è disabitata in quanto, proprio a causa di alcuni episodi intimidatori subiti, Massimo Ciancimino si è trasferito a Bologna.
Dall'appartamento palermitano, secondo quanto sostiene lo stesso Ciancimino, mancano lettere personali che il padre avrebbe scritto dal carcere al figlio e una serie di fotografie. Non sono stati portati via oggetti di valore, circostanza che induce gli inquirenti ad escludere che si sia trattato di un furto. Sembra, dunque, che dietro l'incursione ci sia un atto intimidatorio.
[Informazioni tratte da Ansa.it, Adnkornos/Ing]