''Sviluppo sostenibile e lavoro in Sicilia''. Un documento comune tra i sindacati e la Conferenza episcopale siciliana
La giornata di studio tra Conferenza episcopale siciliana (Cesi) e Cgil, Cisl e Uil regionali (clicca qui), prevista per venerdì mattina (10 novembre) nella sede dell'Assemblea regionale siciliana, a Palermo, ''ci auguriamo dia il via a una fase culturale e politica nuova nell'Isola, nel segno d'una nuova relazione tra uomo e ambiente, sviluppo ed economia''.
A dirlo è Paolo Mezzio, segretario della Cisl Sicilia, per il quale ''uno dei primi passi all'insegna di un indirizzo nuovo deve essere la compiuta attuazione, in Sicilia, del piano nazionale di risanamento ambientale, della metà degli anni '90''.
Mezzio ieri mattina è intervenuto, a Catania, alla presentazione dell'iniziativa di venerdì, che ruoterà attorno anche a un documento comune di proposte, tra sindacati e Centro regionale per i problemi sociali, della Cesi.
Il leader Cisl ha sottolineato che ''il lavoro in comune, tra Cgil Cisl e Uil e Conferenza episcopale, non ha precedenti in Sicilia: ne siamo orgogliosi''. Durante i decenni del secondo dopoguerra, ha quindi rilevato, nell'isola i processi di industrializzazione ''troppo spesso sono andati a braccetto della mutilazione dell'ambiente quando non hanno determinato una vera e propria devastazione''. Adesso siamo al capolinea. Pertanto, ''si dia subito corso ai piani di risanamento''. E ''la politica prenda coscienza della necessità di una svolta, e di opzioni strategiche innovative''.
Umberto Ginestra