"Taglio degli stipendi parlamentari entro gennaio"
Gli uffici di presidenza della Camera e del Senato hanno dato il via libera al cambio di regime per le pensioni
Pensioni, diaria, stipendi. Il mondo della politica prova a mandare segnali precisi all'opinione pubblica dopo le fortissime polemiche per il rinvio del taglio alle indennità.
Pensioni - Innanzitutto è diventato ufficiale l'addio ai vitalizi parlamentari. L'ufficio di presidenza della Camera e quello del Senato hanno dato il via libera definitivo al sistema di calcolo contributivo, lo stesso previsto per la generalità dei lavoratori, che dal primo gennaio 2012 sarà esteso a tutti gli onorevoli. Questo sistema sarà applicato per intero per i neoeletti e pro rata per chi già siede in Parlamento. Idv e Lega alla Camera hanno votato contro, con la motivazione che "è troppo poco, si poteva fare di più".
I parlamentari, a fine mandato, potranno percepire il trattamento previdenziale al compimento dei 65 anni di età se sono stati in carica per una legislatura. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta è diminuita di un anno con il limite minimo inderogabile di 60 anni di età. Le norme erano state concordate lo scorso 29 novembre in una riunione tra Fini, Schifani e il ministro del Welfare, Elsa Fornero e ieri sono state tradotte in pratica.
Su proposta di Rosy Bindi, è stata poi approvata una modifica al regolamento interno che permetterà ai singoli deputati di concordare un regime meno favorevole per se stesso o di rinunciare totalmente al vitalizio.
Le novità introdotte per i parlamentari saranno valide anche per i dipendenti di Camera e Senato.
Diaria - Per la prima volta viene introdotta la penalizzazione in caso di assenza dei parlamentari alle sedute delle Commissioni e Giunte. Nel dettaglio: agli onorevoli assenti in Commissione o Giunta, nelle sedute in cui si svolgono votazioni, sarà trattenuto un trentesimo della diaria per ogni giornata.
Stipendi - E intanto viene annunciata un'accelerazione anche sul piano degli stipendi parlamentari: il presidente della Camera, Gianfranco Fini, al termine dell'ufficio di presidenza che ha introdotto il sistema contributivo per i deputati, ha comunicato che se la commissione Giovannini non dovesse chiudere i lavori entro il 31 dicembre prossimo, "l'ufficio di presidenza sarà convocato entro il 30 gennaio per deliberare sulle nuove forme contributive, introdotte oggi, e sulle voci di spesa e servizi garantiti ai deputati".
La commissione - lo ricordiamo - ha l'incarico di individuare la media del trattamento economico europeo di parlamentare e dirigenti della pubblica amministrazione perché si possa poi arrivare a un adeguamento anche nel nostro Paese. [Repubblica.it]
- "Il Parlamento taglierà al più presto gli stipendi" (Guidasicilia.it, 12/12/11)
- Alle Camere il compito di tagliare gli stipendi dei parlamentari (Guidasicilia.it, 13/12/11)