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"Tempo niente. La breve vita felice di Luca Crescente". Alla libreria Interno95 di Bagheria l'ultimo libro di Roberto Alajmo

09 giugno 2011

Sabato 11 giugno, alle ore 18:30, alla libreria Interno95 di Bagheria (Via Dante n.95) verrà presentato il libro di Roberto Alajmo "Tempo niente. La breve vita felice di Luca Crescente" (ed. Laterza). Alla presentazione, organizzata con la collaborazione del Leo Club di Bagheria, sarà presente l'autore e interverranno Enrica Lo Medico (presidente Leo Club Bagheria), il prof. Maurizio Padovano, la Dott.ssa Milena Marino e il Dr. Giovanni Crescente, rispettivamente moglie e fratello di Luca Crescente.
"Tempo niente. La breve vita felice di Luca Crescente" di Roberto Alajmo è un libro prezioso su un uomo e un magistrato esemplare. Ci fa pensare che uomini come Luca fanno bene alla nostra vita. Un libro (a parte i pregi letterari) di notevole valore civile, un servizio a questo scalcinato paese, specie per i giovani che si affacciano alla maturità degli studi o alla scelta del proprio lavoro futuro. Scrivere una biografia non romanzata per un narratore, abituato alla libertà dell’immaginazione, deve essere un’esperienza sui generis. Il biografo è legato alla documentazione, le testimonianze, il racconto di altri, gli indizi. Non può andare oltre, pena l’incredibilità. Per la verità qui non si tratta di una biografia, per così dire, canonica, piuttosto, di un ritratto nitido di una persona che in modo naturale ha mescolato la normalità del quotidiano, famiglia amici, alla serietà e al coraggio del magistrato antimafia (è stato membro della DDA di Palermo), esposto a pericoli mortali.

Roberto Alajmo collabora stabilmente con "l’Unità" e diverse altre testate nazionali. Fra i suoi libri: Un lenzuolo contro la mafia (1993); Repertorio dei pazzi della città di Palermo (1995); Almanacco siciliano delle morti presunte (1997); Notizia del disastro (2001, Premio Mondello); Cuore di madre (2003, Premio Selezione Campiello, finalista al Premio Strega); È stato il figlio (2005, Premio Super Vittorini e Super Comisso); La mossa del matto affogato (2008); Le ceneri di Pirandello (2008).

"LA MISSIONE CIVILE DI UN BORGHESE PER BENE"
di Valeria Ferrante (Repubblica/Palermo, 4 maggio 2011)

Luca Crescente, magistrato nato a Trapani, vissuto a Castelvetrano, è un uomo che dopo aver pienamente esperito nella propria vita l’appagamento e la felicità, va incontro alla tragedia. Il 26 agosto 2003 all’età di 39 anni, con soli dieci anni di «servizio onoratissimo», come egli stesso sosteneva, per avere servito lo Stato come magistrato della Procura della Repubblica di Palermo e da ultimo della Direzione distrettuale antimafia, rimarrà a un tratto senza più alcun tempo di cui disporre né per sé, né per il suo lavoro, né per i suoi familiari. Morirà,  infatti, in quell’estate torrida. Alla brevità della sua esistenza fa riferimento "Tempo niente" (Laterza editore, 127 pagine, 14 euro) il nuovo romanzo-inchiesta di Roberto Alajmo, interamente dedicato alla storia del magistrato.

«Nell'incipit di Anna Karenina - spiega lo scrittore - Tolstoj scrisse: "Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo". Io ho provato a raccontare la vita di una famiglia perfettamente felice. Ho voluto sfidare per buona parte del libro il precetto di Tolstoj, solo che c’era una terribile scadenza di cui naturalmente, nessuno poteva essere a conoscenza. A causa di essa si è infranto per sempre un ordine, che era sembrato sino a quel momento perfetto ed armonioso e al suo posto è subentrato il dolore. La letteratura è in qualche modo succube del fascino misterioso della morte, o in generale del perturbante, che spesso si cela dietro la normalità. L’Inferno di Dante non è un caso che sia venuto meglio, rispetto al Purgatorio, o al Paradiso. Quando mai poi sono state scritte lettere per un amore felice? Serve sempre un elemento di rottura, di malignità, perché la perfetta sfericità non è mai appassionante».
Perché ha sentito il bisogno di lasciarsi coinvolgere nel racconto di una storia come quella di Luca Crescente?
«Luca Crescente era un borghese per bene, civile, lo si potrebbe paragonare per senso del dovere a Giorgio Ambrosoli. Inoltre, pur non professando alcuna idea politica, si ritrovava spesso a combattere battaglie considerate impropriamente di "sinistra", a lottare contro un sistema che tirava la coperta obiettivamente dalla parte sbagliata. Oggi che la borghesia è ridotta al silenzio e ha quasi del tutto rinnegato la sua missione civile, parlare di Luca Crescente è quanto mai attuale».
Come ha concepito questo libro?
«Scritto in seconda persona, perché mi consente di mettermi come davanti a uno specchio e di raccontare anche me stesso all’interno della storia, il libro, si sviluppa intrecciando le testimonianze di moltissimi amici, parenti, persino conoscenti, del magistrato Crescente. Una figura importante per la realizzazione del libro è stata Milena Marino la moglie. Donna coraggiosa, tuttora innamoratissima del proprio marito, che non si rassegna all’oblìo, la cui disponibilità e aiuto sono stati determinanti».

INFO
Libreria interno95
Via Dante n.95 - Bagheria
Tel.091.966575 – 091-6193624

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09 giugno 2011
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