''The Last'' - Galleria Montevergini, Siracusa - GLI ARTISTI
Paolo Chiasera (Bologna, 1978. Vive e lavora tra Bologna e Berlino).
I primi video di Paolo Chiasera lavorano alla ridefinizione del concetto di spazio attraverso l'attività performativa del corpo dell'artista che muovendosi in luoghi circoscritti - spazi vuoti o al contrario appartamente borghesi - crea una moltiplicazione illusionistica della sua presenza. Nel lavoro più recente, Chiasera indaga il senso di identificazione degli individui in modelli politici e culturali. Miti, veri o presunti, che non rispondono più ad una identificazione collettiva, quanto, piuttosto, agiscono su un piano individuale, non più condivisibile.
Tra le principali presenze in istituzioni museali internazionali si segnalano: MARTa Herford (Germania), Lenbachhaus, Monaco di Baviera, Paul Ricard Collection. Paris, Galleria d'Arte Moderna, Torino, W139 di Amsterdam. Ha partecipato alla 1° Moscow Biennale nel 2005.
Enzo Cucchi (Morro d'Alba, Ancona, 1949. Vive e lavora tra Roma e Ancona).
Considerato l'artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. La pittura è per Enzo Cucchi mezzo di aggregazione di più forme, di più concetti, di più materiali, si avvale dell'espressione invasiva del gesto, attraverso il quale la tela assurge a ricettacolo di immagini e pensieri, veicoli di un discorso frastagliato in mille sospensioni. La presenza di simboli disparati, di matrice classica o onirica, strappati all'attualità o alla memoria, si sovrappongono e dialogano sul tessuto cromatico da cui sembrano, in concomitanza, emergere. La perdita delle coordinate spazio temporali e l'incursione continua nel territorio culturale e in quello delle emozioni, coincidono con un indisciplinato uso dei colori, addensati, poi stirati, violenti, poi accennati, e con una sperimentazione ad ampio raggio delle tecniche artistiche, dalla pittura alla ceramica, al mosaico, al bronzo.
Enzo Cucchi ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma.
L'archivio ufficiale di Enzo Cucchi è consultabile presso il Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (To).
Urs Fischer (Zurigo, 1973. Vive e lavora a New York).
Espone da molti anni con mostre personali nelle più importanti istituzioni internazionali tra cui il Centre Pompidou di Parigi, la Kunsthaus di Zurigo, l'ICA di Londra, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Camden Arts Centre di Londra. Il museo Boijmans di Rotterdam nel 2006 gli dedicherà una mostra personale. Le opere di Urs Fischer hanno partecipato a numerose mostre collettive internazionali tra cui la Biennale di Venezia, Manifesta a Ljubljana e Monument To Now a Atene.
Urs Fischer ha costruito con le sue opere un repertorio di mutazioni, stravolgimenti e declinazioni che modificano la superficie e l’identità delle cose. Giocattoli per adulti, le sculture e i dipinti di Urs Fischer sono installazioni neo-gotiche a fumetti che raccontano un mondo immaginario la cui metamorfosi continua si sviluppa in direzioni inaspettate, sfuggendo perfino al controllo dell'artista. Urs Fischer addomestica materiali d'uso comune come legno, metallo, cera, polistirolo, colla e plastica, ma anche sedie, tavoli, frutta e verdura che si trasformano in favole visive attraverso manipolazioni e assemblaggi. Dalle donne di cera presentate a Londra, sculture in costante evoluzione che si consumano durante il corso della mostra, all'ingrandimento spettacolare di un temporale nella mostra ''Kir Royal'' alla Kunsthaus di Zurigo, le vignette di Urs Fischer sono processi produttivi senza fine, nature morte che brulicano di vita.
Urs Fischer è un prestigiatore della materia che attacca e logora la vita quotidiana per costruire un universo immaginario sospeso tra la storia dell’arte classica e la cultura underground della musica punk e degli edifici industriali. (Tratto da www.fondazionetrussardi.com)
Peter Fischli (Zurigo, 1952) e David Weiss (Zurigo, 1946) collaborano dal 1979. Vivono e lavorano a Zurigo.
Il lavoro di Peter Fischli & David Weiss (fotografie, video, sculture, installazioni) celebra con umorismo le banalità dell'esistenza quotidiana e i meccanismi con i quali agisce il luogo comune. Come flaneurs contemporanei, essi osservano il mondo con distacco e con curiosità. Il lavoro fotografico, è affrontato con spirito da amateur: doppie esposizioni, scatti veloci, inquadrature semplici. Serie di lavori come Flowers, Visible World, Questions sono basati sull'accumulo e sull'abbondanza: segno dell'impossibilità di ogni scienza, ad esaurire i significati del mondo. Che si tratti di sculture di gomma grigia o nera, di fotografie, o di video, Peter Fischli e David Weiss mostrano il mondo così com'è, o svelano le infinite possibilità di osservare e di catalogare la realtà. Nel loro impianto concettuale non ci sono distinzioni di sorta tra cultura alta e bassa, ogni immagine, ogni pensiero, ha un punto di equilibrio precario. Fischli & Weiss, come novelli Bouvard e Pecuchet, catalogano il mondo, mai paghi del risultato raggiunto, costruendo un'opera aperta di straordinaria ricchezza.
Le loro opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei del mondo, dal Solomon R. Guggenheim di New York alla Kunsthaus di Francoforte. Numerose sono le mostre personali museali: dall'Institute for Contemporary Art di Londra, al Museum of Contemporary Art di Los Angeles, dal Centre Pompidou di Parigi, all'ICA di Philadelphia, alla Kunsthaus di Zurigo, per ricordarne alcune. Hanno partecipato alle maggiori esposizioni internazionali d’arte, tra le quali Documenta di Kassel, La Biennale di San Paolo e La Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, che nel 2003, gli ha attribuito il Leone d'Oro.