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"Tra 300 e 600 mila migranti pronti ad attraversare il Mediterraneo"

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano lancia l'allarme. Già undicimila sbarchi in Italia nei primi tre mesi del 2014

04 aprile 2014

"Secondo le nostre informazioni, in Nordafrica ci sono tra 300 e 600 mila persone in attesa di transitare nel Mediterraneo". E’ l'allarme lanciato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.
"Non è - sottolinea Alfano - una questione solo italiana. Ci batteremo perché questa frontiera venga difesa. C'è lo strumento, si chiama Frontex, e va potenziato. Se non si difende la frontiera non si risolve il problema degli sbarchi".
Intanto, nei primi tre mesi dell'anno, si sono già registrati 11mila sbarchi in Italia, sette volte più che nel 2013. Numeri che danno alla Lega la possibilità di attaccare: "Dopo il via libera all'abolizione del reato di clandestinità arriveranno in Italia flotte di barconi".

"Chiediamo - ha detto ancora Alfano - la modifica del trattato di Dublino (in base al quale i migranti sono obbligati a chiedere asilo nel Paese di approdo, ndr): l'Italia non può essere la prigione di chi arriva nel nostro Paese ma vuole andare da un'altra parte".
Il ministro Alfano in questi giorni ha anche sottolineato il grande sforzo economico sostenuto dall'Italia con l'operazione Mare Nostrum, coordinata dalla Marina Militare: "spendiamo 300mila euro al giorno per i soccorsi". E, con l'arrivo della bella stagione, le traversate del Mediterraneo sono destinate ad intensificarsi, viste anche le condizioni di grande instabilità dei Paesi di provenienza dei barconi, Libia in primis. Gli arrivi complessivamente registrati nel 2013 - 43mila - potrebbero così essere ampiamente superati.

E la polemica politica infuria, dopo il voto alla Camera che ha cassato il reato di clandestinità. "Si tratta - secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni - di una sciocchezza perché il segnale che si dà all'altra sponda del Mediterraneo è: 'Venite pure in Italia, e non sarete mai espulsi'". Rincara la dose il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: "boom di sbarchi in Italia. La geniale e costosa (10 milioni al mese) operazione Mare Nostrum - nota - ha già portato 13.000 clandestini sulle nostre coste. Ma i soldi delle tasse degli italiani, non dovrebbero essere usati per difendere gli italiani? La sinistra odia le regole e le persone perbene".
Critico verso il ministro dell'Interno il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. "Abbiamo accolto - ricorda - milioni di stranieri con grande solidarietà. Ma siamo al limite. L'immigrazione clandestina va contenuta e contrastata. Berlusconi fece una politica giusta in tal senso. Anche il ministro Alfano dovrebbe ricordarlo".

Da sinistra attacca anche Sel. "Alfano - osserva il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni - come Maroni. Siamo di nuovo all'allarme dell'invasione biblica. Invece di fare campagna elettorale sul dramma dell'immigrazione dovrebbe fare il suo mestiere di ministro dell'interno. Dovrebbe cambiare e ampliare il sistema dell'accoglienza e dell'asilo e smettere con gli allarmi preventivi. È improcrastinabile cancellare la Bossi-Fini e riscrivere la politica sull'immigrazione".
Da parte sua, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, sostiene che il reato di clandestinità "non risolve problemi umani gravissimi" e che l'immigrazione "è una questione che l'Europa deve affrontare in termini globali e comunitari".

Quanto all'Europa, si è svolto ieri a Bruxelles un vertice Ue-Africa. Nella dichiarazione congiunta finale si esprime una "forte e inequivocabile volontà politica di affrontare tutte le sfide legate alla migrazione inter e intra-continentale e la mobilità e per costruire sulle loro opportunità".

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04 aprile 2014
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