''Turututùn turututùn turututùn - Illustrazioni per la raccolta di fiabe siciliane di Giuseppe Pitrè''
Le fiabe del Pitrè diventano l'occasione per un percorso artistico realizzato dagli studenti dell'Accademia delle Belle arti di Palermo attraverso un'indagine creativa svolta sull'opera del celebre etno-antropologo siciliano.
La Giunta municipale ha approvato il progetto della mostra ''Turututùn turututùn turututùn - Illustrazioni per la raccolta di fiabe siciliane di Giuseppe Pitrè'', che verrà inaugurata il 16 giugno presso il Museo Pitrè.
L'esposizione, promossa in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti, è il risultato di un progetto didattico curato dai docenti Calogero Piro e Beatrice Agosta, della cattedra di Decorazione e propone una rivisitazione di alcune fiabe della celebre raccolta di Giuseppe Pitrè, secondo diverse ed innovative soluzioni iconografiche.
Appassionato raccoglitore e catalogatore delle testimonianze della cultura popolare siciliana tra '800 e '900, Pitrè scrisse anche quattro volumi di Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani che fanno parte della sua monumentale Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane. La complessità di contenuti e di riferimenti simbolici rende le fiabe terreno fertile d'ispirazione per gli artisti. Nell'edizione originale del Pitrè mancano, però, le illustrazioni ed anche per questa ragione gli allievi dell'Accademia di Belle Arti si sono cimentati nel rappresentare iconograficamente questo universo.
Ne sono state prescelte otto: "La troffa di la razza", "La figghia di Biancociuri", "Burdilluni", "Lu piscaturi", "Lu Ciclòpu", "Ervavianca", "La palumma", "La bedda di la stidda d'oru".
Il pubblico potrà ammirare così, 25 illustrazioni di grande formato, realizzate con l'uso di tecniche miste, alcune particolarmente innovative (collage, acrilico, fotomontaggio, etc.), a dimostrazione di come i contenuti della tradizione possano essere reinterpretati in chiave contemporanea senza tradirne il messaggio.