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"Un Parlamento pieno di tro... disposte a tutto"

La Povera Patria di Franco Battiato, cantautore a Bruxelles, assessore in Sicilia

26 marzo 2013

"Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino". 
Franco Battiato tre giorni fa ha compiuto 68 anni, e li ha compiuti nel cuore dell’Europa Unita, Bruxelles, nel mezzo del suo tour. E proprio da li ha pronunciato la sua frase shock in riferimento alla situazione italiana. Una bordata che il cantautore e assessore al Turismo della Regione siciliana, ha sparato durante un incontro istituzionale dedicato ai "Nuovi percorsi fra turismo e cultura in Sicilia" presso il Parlamento europeo.
Frase che è stata subito stigmatizzata dalla neopresidente della Camera Laura Boldrini: "Parole volgari e offensive. Respingo nel modo più fermo l'insulto che arriva da Battiato alla dignità del Parlamento".

Battiato, che stasera nella capitale belga terrà un concerto, prima della pesante battuta aveva parlato della sua esperienza con il governatore Crocetta, dei suoi progetti e del rapporto con il M5S in Sicilia. E non è mancato un giudizio sul ruolo dei grillini a livello nazionale.
"Stiamo lavorando bene", ha detto il cantautore raccontando della sua esperienza nel governo regionale. "Il presidente Rosario Crocetta ha avuto un'idea formidabile, quella di scegliere dei non politici per gli assessorati. E ci siamo trovati come se fossimo stati sempre amici".
"Ho visto parecchie volte il presidente della Regione siciliana fuori il Palazzo affrontare precari incazzatissimi e trasformare il problema in soluzione - ha raccontato ancora - Crocetta è un uomo che ama i semplici, i deboli, lavora per questa gente". "Crocetta - ha aggiunto - non si può escludere da un momento all'altro perché ha consenso popolare, ha un grande favore popolare in costante crescita".
Per quanto riguarda il suo incarico "non mi sono pentito di avere accettato questo ruolo, molto lontano dal mio percorso. Ho accettato la mia carica - ha puntualizzato - pur sapendo che dovevo fare un tour italiano ed europeo molto lungo. Mi occuperò - ha aggiunto - di letteratura, danza d'avanguardia, cose che innalzano lo spirito dell'essere umano che sta vivendo un momento terribile".

"Anche i grillini stanno aiutando, anche se ultimamente sono uscite due tre cose penose che è meglio non affrontare qui", ha detto a proposito del "modello Sicilia" e del ruolo svolto nell'isola dal Movimento 5 Stelle. E per quanto riguarda, invece, il panorama nazionale, secondo Battiato "il M5S, col successo che ha avuto, deve indicare qualcuno con cui trovare un accordo per portare a casa quelle tre-quattro leggi che possono cambiare le cose. Ho già detto che per me il 75 per cento dei politici dovrebbe andare a casa, ma ci sarà pure un 10-20 per cento della sinistra non troppo compromesso con cui si può parlare, lontano da un certo tipo di politico italiano".
Poi, alla domanda se il 'modello Sicilia' funzioni, ha replicato: "Ho considerato l'arrivo dei grillini un dono da ogni punto di vista. Non ho mai avuto a che fare con Cancelleri, con lui solo un saluto veloce. Ma ho incontrato molti dei ragazzi deputati, li ho conosciuti durante le riunioni, mi pare che abbiano fatto bene. Si sono ridotti lo stipendio, io lo devolvo integralmente ogni mese, sicuro che l'onestà vinca su tutto. Ma è presto, per tirare le somme. Prima di vantarsi, bisogna arrivare a conclusioni serie".

"Ognuno è responsabile del proprio destino, quello che sta succedendo in Italia è una profezia biblica: parliamo la stessa lingua ma non ci intendiamo. Quest'Italia - ha concluso Battiato, mentre sembrava citare il testo della sua canzone Povera patria - da una parte fa schifo, è inaccettabile, servi dei servi dei servi. Almeno noi siamo onesti, anche se io non mi intendo di politica". Poi la pesante frase sulle "troie" nel Parlamento disposte a tutto che ha indignato il neo presidente della Camera Laura Boldrini: "Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un'esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da presidente della Camera dei deputati e da donna respingo nel modo più fermo l'insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall'oltraggio".

Battiato a questo punto torna sulle sue parole. Ma non chiede scusa: "Sono particolarmente dispiaciuto che il Presidente della Camera Laura Boldrini si sia sentita offesa dalle mie parole, ma posso assicurare che la frase non era sessista. Facevo semplicemente riferimento - ha detto l'artista - alla prostituzione che c'era nel Parlamento italiano fino a pochi mesi fa, sia maschile che femminile". Conclude Battiato: "È peggio usare la parola "troia" o fare quelle cose che hanno fatto alcuni deputati. Erano forse degni di stare seduti in Parlamento?".

[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it, SiciliaInformazioni.com]

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26 marzo 2013
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