"Una giunta di alto profilo"
Crocetta incontra Pd e Udc e annuncia alcune nomine, tra cui quella del pm Nicolò Marino che però non ha ancora deciso
"Una giunta regionale" in tempi brevi "composta da assessori di alto profilo e di elevata competenza in grado di realizzare un programma condiviso di riforme, che sappia coniugare le esigenze di risanamento economico-finanziario con il rilancio dello sviluppo produttivo e con particolare attenzione al tema del lavoro e della legalità".
È quanto si legge nella nota congiunta, a conclusione dell'incontro a Roma tra il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e i segretari regionali di Pd e Udc, Giuseppe Lupo e Gianpiero D'Alia. Alla riunione erano presenti anche il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa, il coordinatore della segreteria nazionale del Pd Maurizio Migliavacca e i responsabili Enti Locali dei due partiti Davide Zoggia e Mauro Libè.
Nel corso della riunione "è stato espresso l'apprezzamento per il lavoro svolto dal neo-presidente e ribadita la necessità di coinvolgere, anche a livello nazionale, le forze della coalizione a sostegno dell'azione del presidente Crocetta per affrontare la grave crisi economica e sociale che colpisce la Sicilia". Crocetta e i rappresentanti dei partiti si incontreranno la prossima settimana.
Dalla lista elettorale al movimento politico vero e proprio. È il passo che, secondo quanto appurato dall'ANSA, stanno compiendo i sostenitori di Rosario Crocetta, vincitore delle elezioni in Sicilia e da poco insediatosi a Palazzo d'Orleans. Alcuni suoi fedelissimi ci stanno lavorando da diversi giorni. La base è Gela, ma ci sono gruppi in varie parti della Sicilia, dove circolano già le tessere di adesione al movimento. Il simbolo è lo stesso della lista elettorale che alle regionali ha ottenuto il 6,1%, con un megafono nel logo e la scritta "Crocetta presidente".
"Non è solo una idea ma qualcosa di più, ovviamente ne abbiamo parlato col presidente Crocetta", conferma Gaetano Montalbano, tra i più attivi nella provincia di Caltanissetta. "C'è tanto entusiasmo attorno a Crocetta - aggiunge - inutile nasconderlo. Il progetto è in fase avanzata, stiamo ragionando sullo statuto e sulle strutture da costituire nei diversi territori". L'obiettivo è ambizioso: strutturare la base e presentarsi alle prossime amministrative, pensando anche alle elezioni politiche della prossima primavera, magari in apparentamento col Pd. "Pensiamo a un movimento aperto, al quale possono aderire sostenitori che hanno altre tessere di partito", aggiunge Montalbano.
Intanto il neo governatore fa passi avanti nella composizione della giunta. Il pm Nicolò Marino entrerà nella squadra di Rosario Crocetta, che gli assegnerà la delega all'Energia. La nomina non è ancora ufficiale, ma il governatore della Sicilia, secondo alcune voci, ha annunciato a Pd e Udc, nel corso del vertice che si è svolto a Roma, che il magistrato ha deciso di accettare la sua proposta di far parte della squadra. Marino si aggiungerebbe a Lucia Borsellino, già insediatasi alla Sanità, e Franco Battiato al Turismo. Sugli altri nomi, il confronto rimane aperto. Pd e Udc faranno le proprie valutazioni e giovedì prossimo ne discuteranno col governatore Crocetta in un nuovo incontro.
Anche se contattato dal presidente della Regione, il senatore Beppe Lumia (Pd) ha declinato l'invito a entrare nell'esecutivo, preferendo rimanere in Parlamento, per fare da collante tra Roma e Palermo sulle questioni più spinose che riguardano la Sicilia, a cominciare dal bilancio.
Le scelte di Crocetta s'intersecano con la partita sulla presidenza dell'Assemblea regionale. Ruolo ambito dall'Udc, in questo caso la scelta è tra un esponente d'esperienza, come il deputato Giovanni Ardizzone, o un volto nuovo all'insegna del rinnovamento.
Nicolò Marino, però, ha smentito tutto. "Leggo da più parti che io abbia sciolto la riserva e che farei già parte della squadra di assessori del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Non è vero. Io non ho ancora deciso. Lo farò solo nei prossimi giorni. Chi mette in giro queste voci mi mette in serie difficoltà con il mio lavoro in procura".
Il pm antimafia coordina insieme con il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari le nuove indagini sulle stragi di Capaci e di via D'Amelio. La voce che Marino avesse accettato un posto in Giunta si era sparsa ieri sera, dopo l'incontro avvenuto a Roma tra Crocetta e i leader regionali del Pd e dell'Udc. Ma questa mattina Marino ha tenuto a precisare che "le cose non stanno affatto così". "Devo ancora valutare se sarò in grado di svolgere un lavoro a cui sono stato chiamato da Crocetta. Sto facendo le ultime verifiche, ma prima di sabato non scioglierò la riserva. Tutte queste voci mi mettono in difficoltà". "Non mi si poteva chiedere di prendere una decisione così importante per la mia vita in pochi giorni - ha detto ancora Marino - Non voglio fare il prezioso, però è una decisione molto seria e non voglio prenderla a cuor leggero".
Marino continua in questi giorni a lavorare nel suo ufficio al Palazzo di giustizia di Caltanissetta dove continuano a essere iscritti nel registro degli indagati nuovi nomi nelle inchieste per fare luce sulla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "Prima di sciogliere la riserva - conclude Marino - ne vorrei parlare con il mio Procuratore capo e non apprenderlo dalla stampa".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ign]